<em>Mario Sironi/Constant Permeke – I luoghi e l’anima</em>

Sfruttando il fatto che La Repubblica era il “media partner” della mostra, e quindi potevamo entrare con biglietto ridotto – 6 euro e mezzo anziché 8 – e soprattutto con una visita guidata, oggi siamo andati a Palazzo Reale.
Non so se per la nevicata che non faceva certo venire voglia di andare in giro o perché dall’altra parte c’è la finta mostra di Caravaggio, ma Stefano – la nostra guida – ha guidato… quattro persone, il che ci ha dato la possibilità di avere una fruizione molto personalizzata, anche perché comunque non è che ci fossero chissà quante altre persone.
Non ho capito la logica di questo accostamento. Sironi e Permeke sono praticamente coetanei, ed entrambi pittori: ma la similitudine finisce qua. Affermare che “ciascuno superò la propria corrente pittorica” è una frase fatta senza troppi significati; e nonostante i diversi stili che ciascun pittore ha seguito nella loro arte, non è mai capitato di vedere un quadro e sbagliarne l’attribuzione :-)
Alle opere dei due artisti sono state associate delle installazioni (fotografie, e un video in stile fotografico) di Francesco Jovine, che ha ripercorso oggi i luoghi cari ai due pittori. Le immagini erano anche interessanti, ma anche qui non ho assolutamente capito quale fosse la reale relazione con i quadri. E non venitemi a dire che non capisco l’arte, vi prego.
La mostra – che rimarrà fino al 29 gennaio – è comunque interessante, nonostante queste stranezze.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-26 22:42

5 pensieri su “<em>Mario Sironi/Constant Permeke – I luoghi e l’anima</em>

  1. .mau.

    perché? mica ho detto che è brutta, ma semplicemente che non ho capito la logica delle scelte…

  2. Francesca

    diciamo che alla logica delle scelte non comprese hai dedicato 6 righe, e solo l’ultima riga l’hai usata per “invitare” ad andare, quindi l’impressione globale del lettore che legge sulla mostra è negativa, tutto qui.
    Ciao:)

  3. blau

    Mostra interessantissima per me che non conoscevo Permeke e ne porto impressioni profonde. Val la pena solo per lui. Qualche buon Sironi, anche se su di lui una mostra più interessante be politicamente scorretta l’ho trovata a Vigevano qualche tempo fa. L’accostamento tra Permeke e Sironi è forzato, mentre Jovine c’entra così poco che non è nemmeno un accostamento, ma un tengo famiglia.

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