Stamattina a un microfono aperto di Radio Popolare c’era Dario Fo, in qualità di candidato alle primarie dell’Unione per diventare il candidato sindaco. Non mi è affatto piaciuto: ha tirato giù dati a caso, spesso contraddicendosi immediatamente (da decine di migliaia a un milione e mezzo di persone che ogni giorno entrano a Milano? sono due ordini di grandezza!) e dando l’aria di parlare più che altro per slogan.
Non pensavo affatto che dovesse snocciolare cifre come Fassino (che se le studia di notte, ne sono certo); però non può pensare che per fare il sindaco si possa improvvisare come a teatro. Piuttosto sarebbe meglio scegliere di parlare dei massimi sistemi, sapendo e dicendo che delegherà ad altri la gestione.
Ultimo aggiornamento: 2005-11-26 20:33
Ah, grazie del resoconto. Buono a sapersi.
Cioè: ti ha stupito il fatto che Fo dica cose a vanvera con la supponenza di chi la sa più lunga di chicchessia? Su quale pianeta sei stato negli ultimi quarant’anni? (No, dai, seriamente: ho capito lo sgomento, un comico è un comico mentre uno che si candida a sindaco di una metropoli di 2 milioni di abitanti dovrebbe essere un tantinello più responsabile, ecco. Sarà che anche l’idea di candidarlo è comica?)
la cosa è leggermente diversa. Non ho nulla in linea di principio sul fatto che un teatrante – più che comico, nel caso di Fo – si candidi o anche venga eletto a sindaco di una metropoli. Però se vuole farlo dovrebbe studiare prima: lui ci mette la faccia e chi sa ci mette le idee. Altrimenti diventa l’esatto simmetrico di Silvio B….
veramente silvio b., a differenza di dario fo, ha almeno una vaga idea degli argomenti di cui parla…
A me ha deluso l’ennesima scelta astrusa da parte dei DS/Margherita … mi riferisco a Ferrante. Sempre a rincorrere la destra.
Vaga come degli n (non ricordo il numero) terroristi arrestati in italia di cui i servizi segreti non sapevano nulla?
Direi che .mau. ha esattamente ragione. Che poi non penso che a Fo manchi la conoscienza dei problemi in generale, come non manca a Berlusconi…
…voglio dire, mica vivono su marte per quanto talvolta il sospetto venga.
Solo che esiste una netta differenza tra l’avere un’esatta conoscenza dei problemi ed una conoscenza approssimativa, è la differenza che passa tra il cialtrone ed il buon amministratore (razza rara in Italia, purtroppo).