come si fanno gli utili

Oggi Repubblica – non soltanto il foglio aziendale, quindi – titola gioiosa che il gruppo Fiat è in utile nel terzo trimestre 2005. Poi andiamo a leggere, e scopriamo che l’utile è di 1,33 miliardi contro la perdita di un miliardo nello stesso periodo dell’anno scorso, però nei conti ci sono 858 milioni sganciati da GM, 878 di plusvalenza Itelaenergia bis (cioè, l’hanno venduta guadagnandoci su) e 857 milioni di utili per il convertendo (cioè, le banche hanno dovuto strapagare le azioni che non sono loro nemmeno servite per avere il controllo: ero convinto di averne parlato, ma non trovo la notiziola). Il totale è più di due miliardi e mezzo: togliendoli dall’utile avremmo una perdita maggiore di quella dell’anno scorso.
D’accordo, questi sono conti della serva e bisogna farci la tara: ma tanto ottimismo mi sembra piuttosto forzato…

Ultimo aggiornamento: 2005-10-26 14:32

Un pensiero su “come si fanno gli utili

  1. Apis

    Se leggi il comunicato stampa, che illustra più nel dettaglio i risultati, un effettivo miglioramento nel 3° trimestre sembrerebbe esserci, seppur minimo e tenuto conto delle voci “non ricorrenti”, come denominate da Fiat.
    La gestione ordinaria (nella quale le suddette voci non rientrano) migliora da -30 milioni a + 232 milioni (e quindi il miglioramento è di 362 milioni).
    Il risultato netto, che include le voci da te ricordate, ma anche voci di costo non ricorrenti, migliora da – 380 milioni a + 826 milioni, cifra quest’ultima che si riduce a + 14 milioni al netto delle partite non ricorrenti (con un miglioramento, rettificato di queste voci, di 392 milioni).
    Va comunque tenuta conto una certa difficoltà nelle leggibilità dei dati, poichè quest’anno si applicano i nuovi principi contabili IFRS che richiedono (per comparabilità) anche una riclassificazione dello stesso periodo dell’anno precedente.
    Il link al comunicato stampa è questo: http://www.fiatgroup.com/comuni/php/file_get.php?w=0ED3SI3HU62WZQRGD25Q
    Apis

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