Esercitazione antiterrorismo

Capisco che occorra capire se le misure antiterrorismo che sono state prese dalle autorità siano effettivamente valide, e che quindi bisogna fare un’esercitazione a riguardo.
Capisco anche che non è che si possa dire “beh, un giorno di questa settimana avremo una simulazione di attacco terroristico. Siate pronti”. Quindi mi va bene sapere che domani a mezzogiorno Milano sarà preda di non si sa bene chi.
Però sapere che “alle 12 arriva al binario 1 di Cadorna il treno “Malpensa Express” sul quale scoppierà un ordigno” e che “successivamente sul terzo vagone di un treno della MM2 in direzione Abbiategrasso fermo a Cadorna (così non devono muoversi troppo…) scoppierà un altro ordigno” mi pare francamente una presa per i fondelli: un po’ come dire “mi siedo qua e aspetto che i terroristi vengano a consegnarsi”. Era così difficile scegliere una decina di punti possibili per l’attacco e non dire a forze dell’ordine e protezione civile quali sarebbero stati scelti?
(E cosa succederebbe se a mezzogiorno qualcuno volesse fare un attentato vero in Centrale?)

Ultimo aggiornamento: 2005-09-22 16:36

10 pensieri su “Esercitazione antiterrorismo

  1. Gigi

    E cosa sarebbe successo se avessero fatto una prova antiterrorismo senza dire niente a nessuno, come dici tu?
    Che cosa si sarebbe potuto usare per simulare l’esplosione di un ordigno? Perchè di certo non si sarebbe potuto usare un fumogeno, o qualche altro artificio… vuoi mettere il panico tra la gente? Hai presente il ponte a Baghdad?

  2. .mau.

    Rileggi (e giuro che non ho corretto): ho scritto “mi va bene sapere che domani a mezzogiorno Milano sarà preda di non si sa bene chi”.
    Se però dici anche dove la si fa, allora tanto vale chiudere la zona alla gente per la durata dell’esercitazione, così siamo tutti sicuri che nessuno si spaventi.

  3. phoebe

    beè, in effetti, giocare a “Invodina dove scoppia la bomba” sarebbe stato non solo più divertente, ma anche più Made in USA.
    Una cosa mi chiedo: ma uno sprovveduto che non sa che si tratta di una esercitazione?

  4. .mau.

    boh. La Protezione Civile non manderà SMS perché hanno detto che la gente era sufficientemente informata: diciamo che io avrei messo dei bei cartelloni (su tutti i dieci posti…) scrivendo “POSSIBILE ESERCITAZIONE ANTITERRORISMO”, anche se probabilmente non li avrebbero letti lo stesso!

  5. Antonio

    .mau. non sono un esperto ma la cosa che proproni non mi sembra tecnicamente realizzabile, se non con un dispiego di forze mostruoso. ma al quel punto sarebbe un’esercitazione nazionale e da fare in agosto.
    ciao

  6. .mau.

    per definizione non ci vorrebbe più gente, visto che le comparse sono le stesse (semplicemente non si sa dove finiranno) e si suppone che protezione civile e forze di polizia vadano sul luogo dell’attentato, non che si trovino lì per caso.
    Se mi dici che muovere in tutta fretta migliaia di persone per Milano a mezzogiorno di un giorno lavorativo di settembre non sia il massimo della vita per il traffico, sono anche d’accordo, ma allora torniamo alla casella 1: tutta questa esercitazione non serve a nulla.

  7. Antonio

    Bhe io sono quì in Cadorna e lo scetticismo su tutta l’ambiziosa messa in scena è palpabile. E mi sembra normale domandarsi se avrà una qualche utilità.
    Ma comunque non mi son fatto un’opinione definitiva. Più che un’esercitazione in cui si misura l’efficacia e la prontezza di tutti gli addetti a intervenire è piuttosto una simulazione in cui hanno provato a prendere in considerazione tutti i passi necessari e l’organizzazione da mettere in campo per fronteggiare un’evenienza del genere. Insomma quì mi sa che siamo un passo indietro rispetto a quello che ipotizzi: gli mancava proprio un piano di emergenza e hanno dovuto stenderlo.
    Se invece si voleva fare un’esercitazione come benchmark probabilmente avrebbero dovuto organizzarla in modo del tutto diverso: una cosa molto più leggera, senza coinvolgere mezzo mondo, magari mettendo alla prova in momenti diversi specifici settori e aspetti della macchina dei soccorsi. E allora sì farlo anche a sorpresa.
    Comunque appunto è difficile valutare.
    ciao

  8. vecna

    Dal basso della mia esperienza, posso dire che:
    questa esercitazione serve *solo* per provare qualcosa con il copione, e nonostante la cosa possa sembrare banale, e’ molto complessa. (e utile!)
    l’utilita’ non deve essere delle persone, tanto un attacco terroristico deve colpire di sopresa e in modo inaspettato. quindi non ci sara’ plausbilmente piu’ una dirottazione, ne delle bombe in treno o nelle metro. perche’ quindi questa prova ?
    quando sono di turno in ambulanza e per caso ci sono piu’ di 3 pazienti, si passa dalla realta’ classica del servizio con 3 soccorritori e un paziente ad essere da 6 o piu’ con piu’ pazienti. in linea di massima e’ facile dire: “3 su uno, 3 sull’altro”. invece e’ tutt’altra cosa.
    ogni intervento che riguarda la preospedalizzazione non e’ vincolato solo dai 3 che possono dedicarsi, ogni ulteriore livello di complessita’ complica il singolo servizi, e in questo caso abbiamo:
    – numero pz superiore ai soccorritori
    – necessita’ di medici che dichiarino i morti morti e indicazioni sui piu’ gravi
    – forze dell’ordine (gia’ quando ci sono 2 corsie di traffico da fermare sono in difficolta’, figuratevi una stazione e 30 ambulanze attorno)
    – pompieri (normalmente arrivano invadono spaccano spengono e dopo si guarda cosa rimane, in queste simulazioni forse si cercava di provare un po’ di parallelismo :))
    – protezione civile (aumenta entropia)
    – panico (il fattore esponenziale se gli altri sono semplici fattoriali).
    questa esercitazione gia’ per aver messo in una piazza pompieri+soccorritori+forze dell’ordine e’ sicuramente servita per far loro notare limiti e possibilita’ di COORDINAZIONE.

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