Io non sono così inflessibile. Posso tollerare che un limerick non venga tradotto come limerick, perdendo la sua musicalità. Ma quando ad esempio trovo scritto in un aneddoto che Paul Erdös chiede “Dimostrami che se hai n+1 positivo e intero minore o uguale a 2n, alcune loro coppie sono numeri primi relativi [Non avendo alcun fattore in comune tranne che uno]”, capisco due cose. La prima è che il traduttore non sa nulla di matematica, il che di per sé non è un problema se il libro (David Wells, Personaggi e paradossi della matematica [The Penguin Book of Curious and Interesting Mathematics], Mondadori – Oscar saggi 2002 [1997], pag. 279, 8.80, ISBN 88-04-49885-4, trad. Massimiliano Buvoli) non parlasse evidentemente di matematica. La seconda è che a Mondadori nessuno ha pensato di rileggere le bozze, tenuto conto che il brano in questione si trova all’inizio di pagina quindici. O forse, e non so se sia ancora peggio, hanno pensato che tanto la gente comune è convinta che i matematici siano strambi, e prende per oro colato qualunque cosa si dica di loro. In ogni caso, fatevi un favore: se sapete l’inglese potete pensare di prendere il libro in edizione originale, pur sapendo che comunque è una specie di minestrone; altrimenti lasciate perdere e vivete tranquilli e felici.
Ultimo aggiornamento: 2014-09-09 10:49
questo è il modo grossolano e superficiali di fare le cose, che quindi coinvolge anche la matematica, quando tocca a lei:(
Grazie. Risparmierò nove euri.
Tra l’altro, ho postato la mia recensione anche su IBS. Ci fossi passato prima, avrei letto le recensioni degli altri scottati dalla traduzione.