Il metabiglietto

In questi giorni ci sono state notevoli polemiche sulle code impossibili che si hanno per visitare gli Uffizi, dopo l’introduzione di un numero massimo di visitatori per giorno. Ieri, in un’intervista alla Stampa, il nostro ministro dei Beni Culturali, il giurisprudente Rocco Buttiglione, risponde così alla domanda su un possibile aumento del biglietto d’ingresso al museo:
«E’ probabile. Lo stiamo valutando: mi sembra una via utile. L’aumento del prezzo rallenta la domanda. E a chi mi obietta che così la cultura diventa per pochi rispondo che è un modo intelligente e pragmatico per evitare il degrado della struttura e aiutare la gente a fruire meglio del nostro patrimonio. L’uomo vive di pane ma anche di cultura e di arte. In Italia, invece, li si considera beni voluttuari, mentre dobbiamo spendere per valorizzare i nostri tesori».
Vorrei suggerire al ministro un sistema più semplice per ovviare al problema, senza dover costringere i poveri visitatori a fare un leasing per riuscire a varcare la porta del museo: organizzare una lotteria che assegni i biglietti. Lo slogan è già printo: “Un biglietto per il biglietto”. In pratica, lasciando fisso o magari addirittura abbassando il prezzo attuale, non si comprerebbe più il biglietto per l’ingresso, ma un biglietto che parteciperebbe all’estrazione dell’agognato diritto di visita. Si potrà così scegliere se tentare semplicemente la fortuna, o cercare di portarla dalla tua parte acquistando un buon numero di tagliandi. Pagando qualcosa in più si potrebbe anche considerare la possibilità del biglietto multiplo: visto che non si può pretendere che una famiglia di quattro persone si divida perché ha vinto soltanto un tagliando, una quota dei biglietti del giorno sarebbero messi in palio a pacchetti multipli. Infine, non potrebbe mancare il Mattarellum: il 25% dei biglietti sarebbero sempre venduti alla solita maniera, con bigliettaio e code, ma senza liste civetta.

Ultimo aggiornamento: 2005-08-08 11:56