Rudy Rucker è un serio matematico – per quanto un matematico possa esserlo, chiaro – che si diletta anche a scrivere di fantascienza. Questo libro (Rudy Rucker, Realware – la materia infinita [Realware], Urania Mondadori n.1497 – aprile 2005, p. 346 € 3.60, ISBN 977-1120-528361, trad. Daniele Brolli e Margherita Galetti) è il quarto di una serie iniziata con Wetware, ambientata in un futuro non troppo lontano dove oltre agli umani ci sono i moldie, esseri artificiali ma senzienti… e a un certo punto arrivano anche degli alieni. La parte più interessante è però la matematica, anzi la geometria, buttata qua e là con noncuranza. Senza formule, non preoccupatevi… Io confesso di non avere letto i primi due volumi, quindi ogni tanto credo di essermi perso qualcosa, anche se ci sono molti rimandi. Ho letto cose migliori, ma non è che questo sia un libro da buttare via sdegnati. Però non mi aspettavo uno svarione simile dal Brolli: a pagina 78, si parla di una “orbita geosincronica ventidue chilometri sopra l’equatore”. Passi non usare il termine geostazionario, ma da Arthur Clarke in poi tutti gli appassionati SF dovrebbero sapere che sono miglia e non chilometri, e che sono ventiduemila…
Ultimo aggiornamento: 2005-06-30 16:38
I primi due erano decisamente migliori, dal terzo cala il livello.