L’altro giorno il ferro da stiro ha iniziato a far scattare il salvavita a ripetizione. Risultato: buttato via il ferro e comprato uno nuovo, visto che Anna mi ha fatto notare “uno nuovo costa trenta euro: quanto ci costerebbe far riparare questo?”
Il ragionamento di per sé è corretto, ma continua a non piacermi. È possibile che non esista – o non sia pubblicizzato, il che poi è praticamente la stessa cosa – una “officina del pezzo rotto” dove si possa regalare questa roba e ci sia qualcuno che per diletto la ripara e poi la regala a sua volta? Per i PC ci sono gli hacker che fanno di queste cose, in fin dei conti.
D’altra parte è anche vero quello che mi dice Ugo: i componenti elettronici oramai hanno un prezzo tale che un kit fai-da-te inizia ad avere un costo comparabile a quello del prodotto acquistato made in China, il che non invoglia certo a mettersi a lavorare su… e poi ci si riempie la bocca con lo sviluppo sostenibile.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-13 16:32
Ma hai provato ad aprirlo?
non ti costava niente, magari era solo un filo sbucciato!
Sono un ultraimbranato in queste cose, non oso nemmeno provarci.
Conoscendo il .mau. al limite poteva realizzare un teletrasporto quantistico… ma non certo far sí che servisse di nuovo a spianare le pieghe alle camicie :D
PS .mau. sul sito USA dell’IBM trovi tutti i driver per il T22 che vuoi… ho controllato.
Ciao