Silvio, Bruno e Karol

Ieri sera a MacchiaRadio avevamo la tv puntata su MusicFarm: ma alle 23 ci si è spostati canonicamente a vedere Porta a Porta e il capellone (ex pelato) che a tempo perso fa il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana.
Abbiamo scoperto così che Silvio ha più capelli di Bruno Vespa, e che Giuliano Ferrara non è più capace a scrivergli barzellette non dico buone ma almeno decenti. Per il resto, nulla di nuovo.
L’edizione speciale del TG che comunicava l’aggravarsi delle condizioni di salute del Papa ha però scombussolato le mie certezze. Sulle prime ho pensato che fosse un mezzo per far salire l’audience della puntata, ma non è stato così, tanto che se ne devono essere accorti anche in Rai: a un certo punto è apparsa la scritta in sovraimpressione “questa trasmissione è stata registrata alle ore 18:00”, come a spiegare “non è che Silvio sia allegro per l’agonia papale, pensando che se le regionali andassero proprio male ha sempre un nuovo posto cui puntare”. Immagino la disperazione dei due.
Sempre sull’argomento, vorrei aggiungere una noticina. A me, da cattolico romano anche se certo ben lontano dalla santità, dispiace sinceramente l’agonia del papa. La parte mediatica credo che sia dovuta alla sua volontà, checché molta gente ne pensi: mi fa meditare, ma non mi infastidisce. La decisione della Rai di sospendere gli spot pubblicitari mi fa tornare a quando ero bambino, e il venerdì santo non si trasmetteva pubblicità “perché Gesù è morto”, ma mi può anche stare bene: sicuramente è meglio dello Speciale “Insieme al Papa – per stare vicini a Giovanni Paolo II” che campeggia in questo momento in cima al sito della Rai. Ma qualcuno mi spiega perché i partiti politici italiani hanno deciso di chiudere anticipatamente la campagna elettorale? D’accordo, bisogna riconoscere che è l’unica iniziativa bipartisan che sono riusciti a prendere, ma non stiamo parlando di una festa. Non credo proprio che parlare di politica sia blasfemo.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-01 11:39

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