Niente paura: ci pensa Repubblica a fornire materiale curioso, seguendo la sua linea editoriale “un po’ di Novella 2000 non può che far bene”.
Oggi c’è un articolo sulle baby gang torinesi che conoscono a menadito l’intrico di cantine e cunicoli nel sottosuolo della città. Tralasciamo gli accenni dickensiani o meglio postmoderni, tipo “«Io guadagno anche trecento euro al giorno e non penso proprio di tornare a casa, in Marocco, è un posto troppo brutto» racconta Nabil, spacciatore di tredici anni che ne dichiara sei e indossa solo scarpe da ginnastica firmate.” Sì, Repubblica è interessata a questi dettagli. Peccato che siano decenni che si sappia che il sottosuolo torinese è tutto una galleria, e si siano scritti libri a proposito – a me vengono in mente quelli di Renzo Rossotti, ma ce ne sono stati sicuramente degli altri. Ma volete mettere il “tocco di cronaca umana”?
Ultimo aggiornamento: 2005-03-14 12:03