Ho già parlato di come la Commissione Europea voglia a tutti i costi fare passare la brevettabilità del software. L’ultimo tentativo, un mese fa, era consistito nel mettere l’approvazione all’ordine del giorno di una riunione… dei ministri dell’agricoltura e della pesca. Tenete conto che la direttiva in questione è già stata bocciata dal Parlamento Europeo, tra l’altro.
Bene, ci vogliono riprovare ancora una volta. Con un trucchetto che fa venire in mente quello che spesso capita a casa nostra, il commissario al mercato interno vuole fare approvare al prossimo ECOFIN, che si terrà il 7 marzo, il pacchetto originale, con la scusa che “è già stato discusso in Consiglio”. Che il pacchetto sia stato bocciato dall’Europarlamento è a quanto sembra un punto secondario per l’ineffabile commissario Charlie McCreevy (niente pagina in italiano, mi spiace). D’altra parte McCreevy è irlandese, e come magari già sapete l’Irlanda ha avuto negli ultimi anni uno sviluppo fantastico perché molti produttori di software l’hanno scelta come base europea per la localizzazione dei propri programmi. Qui (sì, sempre in inglese, mi spiace) si scopre che nel 2001 il 10% delle imposte giuridiche irlandesi sono state pagate da un’unica società: Microsoft. Direi che a pensare male forse si fa peccato, ma anche in questo caso ci si potrebbe azzeccare, no? E se non siete ancora convinti – e leggete l’inglese – ci sono altre informazioni da NoSoftwarePatents.
Ciò detto, che fare? C’è una proposta: scrivere tutti al proprio europarlamentare – magari lasciando perdere Santoro che si sta dimettendo per tornare in TV… – e chiedergli di promuovere una mozione di sfiducia. L’elenco dei parlamentari per nazione e gruppo parlamentare si trova qui; ho lasciato un testo possibile di lettera qua.
Ultimo aggiornamento: 2005-02-25 17:38
Brevetti software
Il 7 marzo c’è ancora il rischio che la brevettabilità del software passi In Europa. Ne spiega i dettagli .mau. in un suo post e invita a scrivere al proprio eurodeputato proponendo anche un possibile…