Da ieri ci sono parecchi bloggatori – io ho visto Mantellini, DElyMyth, Valdemarin, ma giusto perché non me ne vado molto in giro – che si stanno lanciando a commentare l’iniziativa di Libero (il portale Wind, non il giornale di Feltri), che ha deciso di “fare Libero blog“.
Italia On Line (sì, sono ancora loro ufficialmente a gestire il tutto… non vi viene una lacrimuccia a pensare al passato?) “setaccia e costituisce una base di blogger affidabili e competenti e utilizza i loro contenuti per la compilazione di Libero Blog”, cito testualmente dal loro disclaimer.
A me la cosa personalmente non fa né caldo né freddo: trovo solamente che tutta la cosa sia stata gestita in maniera piuttosto approssimativa e calata dall’alto. Le attribuzioni dei post ci sono; non mi pare che liberoblog (che non è Libero…) sia così commerciale; quindi molte persone che scrivono sotto la licenza Creative Commons ShareAlike danno implicitamente il permesso di riportare il testo, quantunque la licenza dovrebbe essere chiaramente indicata da liberoblog così come anche le eventuali modifiche effettuate. Diciamo che se io avessi pensato di creare un sistema simile mi sarei premunito di comunicarlo preventivamente a questi “affidabili e competenti”. Semplice caso di ingegneria sociale applicata.
Quello che mi ha preoccupato è trovarmi elencato stamattina tra i “blog più popolari” nella pagina di Libero Ricerca Blog, come da riquadrino qui in alto. Sapendo di non essere tra i famigerati selezionati, mi chiedo se vengono guardati i miei cookie – ovviamente sul mio PC il mio è un blog popolare… Avete presente quelle pubblicità dove scopri che tu, proprio tu, sei il fortunato vincitore di non si sa cosa?
Ultimo aggiornamento: 2005-02-24 11:52
Bè, io ti leggo spesso.
Ciao