Antefatto 1: la BMW tira fuori un’auto, la Serie 1, e usa come slogan “Perché essere uno dei tanti, quando puoi essere uno come nessuno? – Nuova BMW Serie 1 – One like no one“, all’interno di uno spot dove si vedono una serie di numeri. Alcuni dicono che la macchina assomigli all’Alfa 147 molto più di quanto ormai tutte le auto si assomiglino.
Antefatto 2: Fiat tira fuori la nuova versione della 147, fa una pubblicità TV che prende per i fondelli quella della BMW 1, e termina con lo slogan “Perché essere un numero uno qualunque quando puoi essere 147? Nuova Alfa 147. One like 147.”
Alla BMW la cosa non è piaciuta molto, così sono andati dal Giurì di Autodisciplina Pubblicitaria che, contrariamente a quanto pensavo, ha sentenziato che la pubblicità è in contrasto con i commi 1 e 2 dell’articolo 13 del Codice di Autodisciplina, e quindi deve essere ritirata.
Per chi non ha voglia di cliccare sul link, riporto i commi:
Deve essere evitata qualsiasi imitazione pubblicitaria servile anche se relativa a prodotti non concorrenti, specie se idonea a creare confusione con altra pubblicità.
Deve essere inoltre evitato qualsiasi sfruttamento del nome, del marchio, della notorietà e dell’immagine aziendale altrui, se inteso a trarre per sé un ingiustificato profitto.
Ora, la mia definizione di “imitazione servile” non comprende la satira, ma a quanto sembra non è così. Inizio a capire perché preferiscano utilizzare signorine con pochi vestiti: ci sono meno problemi di confusione…
(la notizia l’ho letta da Dario; ne parla anche Luciano).
Ultimo aggiornamento: 2005-02-16 15:08