Ricapitoliamo la storia. Un giudice proscioglie in primo grado alcuni arabi dall’accusa di terrorismo. Il ministro degli interni decide di espellere uno di costoro. Però lo stesso giudice di prima dice “no, non si può, perché il sostituto procuratore ha impugnato la sentenza, e quindi per la legge Bossi-Fini l’imputato deve restare in Italia”.
La logica non mi è completamente chiara, ma in effetti ha una certa coerenza. Quello che mi stupisce è che si sia fatta la scelta “prima verifichiamo se è colpevole” invece che “nemico che fugge, ponti d’oro”…
Ultimo aggiornamento: 2005-02-05 21:27
Siamo in Italia, non puoi pretendere coerenza.