Repubblica, come sempre sulla notizia (© Delio), ci rende edotti che il mercato di quelli che pomposamente sono definiti “servizi a valore aggiunto per la telefonia”, e in pratica sono quasi tutti loghi e suonerie, dovrebbero raggiungere quest’anno il miliardo di euro di valore. Va bene, non devo sputare nel piatto dove mangio, anche se devo dire che la suoneria del mio telefonino l’ho presa da un midi in giro e quella di Anna gliel’ho composta direttamente io. E poi io non faccio quei servizi… va bene, smetto.
La parte più divertente è scoprire da che pulpito viene quella predica. Se non ci siete arrivati, ve lo dico io: la SIAE. Sì, proprio quei benefattori di una piccola parte dell’umanità. Naturalmente il loro è un interesse disinteressato: si lamentano – non direttamente ma per interposta persona. Avete presente il ministro Gasparri? Ecco, lo dice lui – perché quei cattivoni dei gestori hanno un margine del 50%, sottintendendo che gli utili dovrebbero essere divisi con le major musicali.
La parte più triste è scoprire – ma sarà vero? – che il giro di affari delle suonerie è di 140 milioni di euro, cioè la metà di quello della vendita di CD musicali. Se questo fosse vero, e il trend continuasse, è chiaro che il CD non è più il mezzo principe di fruizione della musica. Ergo, che li mettano a 10 euro :-)
Ultimo aggiornamento: 2005-01-31 15:27
in parte, questo deriva dall’invenzione del 2004: l’abbonamento. ha cominciato un famoso ISP quotato in borsa, e poi tutti hanno seguito: in base a scrittine piccole piccole in fondo agli spot, adesso quando mandi il famoso messaggino al 48xyz non stai comprando a 3 euro la suoneria che hai chiesto, ma ti stai iscrivendo a un servizio a valore aggiunto per cui la prima volta ti mandano a 3 euro la suoneria che hai chiesto, e poi ogni settimana ti manderanno a 3 euro la “hit della settimana”. stante che molti non hanno idea di come disiscriversi, visto che gli spot in tv sono praticamente anonimi e che i call center dei gestori ti rispondono che questo non è un servizio gestito da loro, in molti casi l’unica cosa che puoi fare è lasciarti portar via tutto il credito e poi cambiare numero.
questo, peraltro, è reso possibile dal fatto che l’italia è praticamente l’unico paese europeo in cui paghi per gli sms premium che ricevi e non per quelli che invii.
ah, naturalmente i gestori non c’entrano; il fatto che sui 3 euro essi trattengano il 40, 50, persino 75 (tim) per cento della cifra è assolutamente un caso (la media europea è il 20-25). poi ci si stupisce se l’unico mercato vas che si sviluppa in italia è quello dello spennamento dei polli…