Ieri pomeriggio ho fatto una scappata a Torino per passare dal notaio a rimettere a posto con i dati catastali corretti lo scambio di pezzetti di casa che feci nel ’99 con mia mamma e mio fratello. Già che c’ero, ho pensato di recuperare una ventina di bottiglie di vino che avevo ordinato, così ho preso l’auto. Non mi è nemmeno andata troppo male. L’autostrada era relativamente vuota, non c’era affatto nebbia e i cantieri stanno lentamente diminuendo: c’è persino qualche centinaio di metri dove ci sono già le tre corsie allargate con inoltre la corsia di emergenza. Non tutto luccica, intendiamoci: mentre tornavo i cartelloni indicavano che dalle 21 ci sarebbe stata l’uscita obbligatoria a Biandrate, e mi chiedo come si può sperare che un povero automobilista si riesca a orizzontare nelle stradine locali, magari col nebiun.
Ma non è che le alternative poi siano tanto meglio: è notizia di oggi il blocco di quattro ore dei binari della ferrovia a Vittuone, con un paio di centinaia di pendolari esasperati per il treno non solo in ritardo, ma anche strapieno. A fine dicembre un altro blocco, stavolta a causa di un suicida; e anche nei casi migliori i treni hanno un ritardo costante tra i dieci minuti e il quarto d’ora, che su 150 Km non è malaccio. Il nuovo orario ferroviario ha recepito la cosa… anticipando di due minuti la partenza dei treni da Milano, e annunciando una linea S sulla direttrice.
Peccato che ci siano dei piccoli problemi: quella linea è assolutamente inadeguata per il traffico che c’è. L’Alta Capacità Torino-Milano sta andando avanti (in qualche tratto hanno già messo le linee aeree) ma se tutto va davvero bene avremo l’anno prossimo funzionante il tratto Torino-Novara, che servirà solo per chi vorrà andare alla Malpensa da Torino, ma non cambierà nulla per i pendolari del novarese che gravitano su Milano. E anche ammesso che tra qualche anno sarà costruito anche l’ultimo tratto – i lavori preparatori sono iniziati due mesi fa… – la vedo male. Probabilmente bisognerebbe portare tutta la tratta a quattro binari, o almeno creare un’altra linea per i merci ed eliminare tutti i passaggi a livello per avere una vera linea suburbana, ma chi ci crede?
Ultimo aggiornamento: 2005-01-11 17:19
Sono ottimista, com’è che si dice, Roma non si è fatta in un giorno, no? (evito di tentare improbabili latinismi)
Credo che il passo più importante sia stato iniziare, ora non sarà discesa, ma magari un (lungo) falsopiano sì…