Archivi annuali: 2004

A ciascuno la sua sorpresa

Venerdì è nevicato a Roma, e tutti i bloggatori romani si sono affrettati a scriverlo. Hanno fatto bene. Per par condicio, partecipo anche io con un’altra notizia incredibile. Sono appena rientrato dopo aver comprato il giornale, e camminando per via Taramelli (sì, sul luogo del presidio di cui ho parlato ieri) ho alzato gli occhi e visto passare un treno. Considerando che la ferrovia passa a un chilometro abbondante in linea d’aria e che ho visto perfettamente le varie carrozze passare, direi che la pulizia dell’aria milanese oggi era davvero straordinaria!

Ultimo aggiornamento: 2004-01-25 12:36

Dopo i presidii

Ieri c’è stato l’incontro in Regione per le licenze ai tassisti, che avevano preannunciato un presidio in via Taramelli. Sono uscito per andare in ufficio, e tre camionette della polizia e tre dei carabinieri erano già in posizione, a un centinaio di metri di distanza per evitare commistioni. Sono rientrato la sera e non c’erano né poliziotti né carabinieri né tassisti: solo una quantità davvero incredibile di mozziconi di sigaretta sull’asfalto.
Non è che in futuro queste cose le potrebbero fare il martedì, così poi lavano le strade?

Ultimo aggiornamento: 2004-01-24 17:16

_Il grande libro di Carosello_ (libro)

Avete almeno quarant’anni? Non si sa come possiate fare a meno di questo libro (Marco Giusti, Sperling & Kupfer, 1995, 628 pagine, ISBN 8820020807, 28.41€). Sono semplicemente raccolte tutte le serie di Carosello apparse dal 1957 al 1977, quando il programma terminò e la pubblicità non fu più la stessa cosa.
La formula del programma, dove la pubblicità doveva essere relegata negli ultimi secondi (il “codino”) e prima ci doveva essere una scenetta completamente staccata, ha portato a un’arte magari povera, ma sicuramente interessante, con i migliori registi, sceneggiatori e attori che si lanciavano nell’avventura – anche perché di soldi ne arrivavano. Poi magari venivano lesinati nelle scenografie, ma anche questa è l’Italia degli anni ’60: messa su in fretta, per somigliare al resto del mondo, ma in realtà in cartapesta.
Per ogni serie c’è l’elenco di chi ci ha lavorato, un commento, e una minirecensione. Inoltre un po’ di tavole con fotografie e disegni dell’epoca, e una serie di riquadri dove i protagonisti di allora ricordano i bei tempi. Completa l’elenco un doppio indice di prodotti e personaggi per ritrovare i propri ricordi.
Un’opera fondamentale, insomma.

Ultimo aggiornamento: 2019-04-24 11:05

Dai giornali di oggi

Giornata piuttosto interessante per i giornali gratuiti. Per una volta iniziamo con City, che in prima pagina fa vedere un “disoccupato cameriere di Amburgo” che correva bello nudo a -4° per vincere un viaggio di due settimane in Australia. Sarà, ma a me sembra più che altro un fotomontaggio. Per le vere cose del mondo, scopriamo l’esistenza di un nuovo motore di ricerca per i siti porno chiamato Booble, e un antimonumento a forma di fallo alto sette metri eretto in Croazia al confine con la Serbia “in segno di disprezzo e odio verso Slobodan Milosevic”. Per la scienza, la ricerca a Lubecca che dice che dormire aiuta a risolvere i problemi è più seria di quanto sembri; qualche dubbio in più sull’aumento della materia grigia delle regioni che elaborano le informazioni visive per i giocolieri. Ma se fosse così, potremmo avere la soluzione per i matematici! Termino con i tennisti che non si fidano più di prendere qualunque medicinale per paura di risultare positivi all’antidoping. Mah, non capisco perché non esista una lista di antiinfiammatori “puliti”: si vede che non bazzico le farmacia.
Passando a Leggo, la notizia in prima pagina del professore di liceo che ha scoperto “prima di Capodanno” come gli Incas contassero in base 40 merita una notiziola a sé. Però posso rivelare che la cosa è vecchia di due anni almeno. Più importante sapere che Bin Laden è vivo, come spiega una delle sue cognate, dato che “se fosse morto la famiglia l’avrebbe fatto sapere”. In effetti non ho mai visto alcun necrologio a suo nome. Col giornale scopriamo che il telefonino è considerato insopportabile da tre persone su dieci: il titolo dell’articolo associa il rasoio che è solo al quarto posto, ma credo sia un semplice problema di impaginazione. In compenso, ci viene detto che un medico è stato assolto nonostante abbia suggerito a una sua paziente di toccarsi per migliorare la qualità di un’ecografia. Devo rifarmi le conoscenze a riguardo, non so proprio come la cosa possa funzionare.
La notizia sul confronto della velocità di mezzi e automobili nelle varie città europee viene anche riportata – e in prima pagina! – da Metro, che mi sembra essere un po’ scaduta negli ultimi tempi. Naturalmente viene mostrato come è vero che a Milano non ci si muove, ma che in compenso il biglietto costa poco. Peccato non sia stato fatto il confronto con gli abbonamenti settimanali, giusto per vedere un altro aspetto del problema. Nella rubrichina a pagina 2, il presidente dell’Associazione Italiana docenti universitari riesce a controbattere alla notizia dell’elevata presenza di mobbing nelle università dicendo che “il mondo universitario è largamente legato alle iniziative personali e al prestigio che ne deriva”. Insomma, i professoroni sono prestigiosi: quindi è normale che sfruttino i loro collaboratori. Non che non lo si sapesse, ma leggerlo così nero su bianco fa sempre effetto. Per il “politically correct”, ho scoperto che l'”influenza dei polli” adesso si chiama “influenza aviaria”: vuoi mettere nelle chiacchiere al caffè? Ma forse è meglio sapere che in Inghilterra un caso di omicidio è stato risolto “grazie al cane”. Non ha abbiaiato al nome del colpevole, come invece nitrì la cavallina storna; molto più banalmente sono stati trovati peli di cane sulla vittima, e la prova del DNA ha trovato quale cane li aveva lasciati. Un mito.
Termino con una smentita ufficiale: il pappagallo di cui ho parlato martedì non era quello di Churchill, afferma sua figlia. (Del primo ministro, non del pappagallo). Spero che nessuno si vorrà togliere la vita per la ferale notizia.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-22 19:18

Momento di relax

Avete sognato di prendere a mazze da baseball un pinguino, ma siete degli animalisti convinti? Vi sentite così abominevoli? Ora con questo giochino in flash potete finalmente scaricare le vostre frustazioni.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-22 14:08

E pensare, prima di agire?

A gennaio le tariffe per spedire posta sono state rimodulate. Per la precisione, il costo di un invio in posta prioritaria è sceso da 62 a 60 centesimi, mentre quello per l’invio standard è salito da 41 a 45 centesimi.
Ora, se qualcuno considerasse la definizione pratica di “posta prioritaria”, che ci mette anche cinque giorni da Milano a Milano, trova incredibile che esista questa tassazione aggiunta. Ma si sa, la priorità è un concetto relativo, non assoluto.
Il punto che volevo far notare è però un altro. Esiste ancora in giro una notevole quantità di francobolli da 62 centesimi: e passi. Si sprecherà qualcosa alla faccia dell’indice dell’inflazione, ma si può fare. Ma esiste anche in giro una notevole quantità di francobolli da 41 centesimi. In una nazione efficiente, avrebbero iniziato qualche mese fa a produrre i nuovi valori. In una nazione pragmatica, avrebbero cominciato a produrre francobolli da 4 centesimi, per non sprecare quelli vecchi. Ma noi siamo in Italia.
Ieri, dopo tre settimane dal cambio di tariffa, Anna è andata in posta – non dal tabaccaio, faccio notare – per prendere i francobolli per i nostri famosi biglietti di ringraziamento. Risultato? ha dovuto prendere ottantotto francobolli da 41 centesimi, e centosettantasei da due centesimi. E non le hanno nemmeno dato in omaggio la spugnetta per inumidirli.
L’unica speranza è di non sorpassare la fascia di peso, a furia di incollare roba.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-22 11:28

Il peso dell'Italia

Microsoft prende una pagina di Repubblica per pubblicizzarsi. Immagine: appiccicamento del nome “Montenapoleone” su una stazione della metropolitana di Parigi.

Ultimo aggiornamento: 2004-01-21 20:53