Oggi il Milan ha perso con la Reggina. Ieri gli allibratori non accettavano scommesse sulla partita. Altro che maghi veggenti cartomanti!
Ultimo aggiornamento: 2004-05-09 21:20
Avere scritto di fretta mi ha fatto saltare alcune annotazioni, che aggiungo qua: insomma, tutto fa brodo!
– le pile di copie del Riformista, giornale che dicono essere sulla linea di D’Alema perché fa finta di essere di sinistra ma è di destra; non so se cambiassero tutti i giorni, visto che ne ho presa una a caso sabato ed era datata venerdì.
– il servizio d’ordine davanti a in cui ci siamo imbattuti sabato mattina appena entrati. Abbiamo poi scoperto che eravamo in rotta di collisione con Fini.
– i bar interni alla Fiera. Il chiosco degli hot dog ne faceva pagare uno tre euro e 20, che nemmeno a Milano. Il bar Autogrill aveva due forse volonterose signorine che evidentemente non avevano un’esperienza di folla richiedente caffè; il trucco sarebbe muoversi come il rullo della macchina da scrivere, sempre nella stessa direzione finché non si torna a capo, pardon dall’altro lato; invece il nostro lato è rimasto completamente negletto, e ciò non è stato bello.
– vedendo le varie blogstar in Fiera, ho capito perché io non potrò mai esserlo. Devo farmene una ragione.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-09 19:13
Certe cose bisogna confessarle. Siamo usciti alla fine del primo atto.
Non è che Fausto Russo Alesi non sia bravo, anzi. Gli è che il testo stesso non regge secondo me. La fregatura è la lentezza della storia, e il non avere nessuno tipo di stacco – a differenza del teatro canzone, non ci sono brani musicali che intervallano il monologo. Dire che lo spettacolo risale al 1988, quindi non è nemmeno così vecchio… Vabbé, non si può avere tutto.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-09 18:52
Altre immagini dalla Fiera del libro, dopo il secondo – e ultimo – giro di quest’anno.
Confermo: c’è meno gente. Anche sabato mattina ci si riusciva a muovere.
Controprova #1: La Stampa non parla dei record di affluenza, anzi non parla di affluenza, punto.
Controprova #2: gli editori fanno molti più sconti. Non parlo dei grandi, anche perché non entro nemmeno nei loro stand; non è snobismo, ma banalmente i loro libri li trovo quando voglio. I piccoli sono molto più interessanti, ed è l’unica ragione per cui io vada in Fiera.
La disposizione degli stand è a volte strana. C’erano faccia a faccia quello della libreria Vaticana e dell’Editrice Il Manifesto, anche se per evitare problemi ci avevano piazzato accanto lo stand della Polizia di Stato.
Isa è come sempre favolosa, la sua amica Gioia… nomen omen, Zop ormai è lanciato come star blog-multimediale.
I libri pesano. Il mio zaino dunque pesava parecchio, e la mia pila di libri da leggere si è di nuovo allungata parecchio.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 22:30
Non ci avevo fatto caso, anche perché io tendo a piazzarmi in congruo anticipo davanti alle porte dei treni per scendere. Oggi ero stanco, quindi non in pole, e ho potuto accorgermene.
Sui treni è ormai vietato fumare da un pezzo. Adesso anche sugli Eurostar (Italia, mi raccomando di aggiungere), ma è già un anno che il divieto vale sugli interregionali, dove la cosa ha molto più senso visto l’isolamento nullo delle carrozze. Ad ogni modo il Torino-Milano ti costringe a stare un’ora e cinquanta minuti in apnea da sigaretta.
Quando il treno sta per entrare in Centrale, trovi così i nuovi sprinter, che sono già pronti con sigaretta in bocca e accendino in mano per poter tirare la loro prima boccata di fumo.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 22:05
Anna soffre di allergia. Oggi era molto presa, e mi ha chiesto di andare in farmacia a comprarle uno spray cortisonico, il Lunis, prodotto dalla Valeas.
Vado in farmacia, pago 13 euro e mezzo, dico ‘azz, e torno a casa. A questo punto mi accorgo che il talloncino del prezzo segna 7.50 €. Torno indietro, faccio vedere la cosa, e la farmacista mi dice “no, il prezzo ufficiale è 13 e mezzo”, e mi fa vedere lo scontrino del PC con i dati ufficiali. Aggiunge “eh, i farmaci mutuabili sono calati di prezzo, ma gli altri sono aumentati”.
Sono andato a fare una ricerchina in rete. Il prezzo è di 13.50€. Era passato a 7 euro e mezzo il 24 marzo 2003. La farmacista aveva un vecchio prontuario cartaceo di ottobre 2002, dove costava 5.84€, se proprio vogliamo fare le cose per esteso. Insomma, in quattordici mesi c’è stato un aumento dell’80%. Continuando la ricerca, ho scoperto che tra i farmaci con questo principio attivo, il flunisolide, abbiamo il Gibiflu da 5.30€, il Ventoflu a 5.70, il Syntaris a 7.61, ma anche roba a 28 euro. Simpatico, vero?
Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 20:26
Prime sensazioni dal giro di stasera alla Fiera del Libro, appuntamento torinese per eccellenza.
Non c’è stata la Maledizione della Fiera: stranamente stasera non pioveva affatto, e sono riuscito ad andare e tornare dal Lingotto in bicicletta senza bagnarmi, anche se faceva un freddo boja, soprattutto pensando che siamo in pieno maggio.
In compenso, ci deve essere un effetto “scavi per la metropolitana”: il passaggio sul corridoio al di fuori dei padiglioni era bloccato con l’equivalente pedonale dei jersey, e un tipo spiegava che bisognava fare tutto il giro da dentro. Nonostante questa deviazione e la coda per il pass professional non sono comunque arrivato troppo in ritardo all’appuntamento con Otto, ex collega che fa tra l’altro il lettore silente di queste notiziole.
Il fatto che Cselt fosse a un certo punto entrato nella base dati degli aventi diritto al biglietto gratuito si nota: continuavo a trovare ex colleghi, oltre al cuoco della mensa di via Borgaro e all’attivista di GreenPeace che mi fa “ma tu abiti in Borgata Lesna, vero?” Occhei, non passo inosservato. Mai capito perché :-)
In compenso non mi sembrava ci fosse molta gente: domattina avrò la controprova con il sabato, speriamo in bene, anche perché ho fatto pochi acquisti: solo due libri praticamente al prezzo di uno alla Shake Edizioni. Il tipo aveva voglia di vendere, si vede…
Ultimo aggiornamento: 2004-05-08 00:29
In questi giorni a Milano ci sono forti polemiche per l'”opera d’arte” che Maurizio Cattelan ha esposto a Milano, in piazza XXIV maggio. Tre bambini impiccati. Ieri sera una persona ha cercato di tagliare via i rami cui erano appese le corde, ed è anche caduto facendosi male: l’opera è stata comunque tolta.
Io ieri pomeriggio ero passato in bicicletta dalla piazza, ma non mi ero affatto accorto dell’opera, il che non significa però molto, a dire il vero: stavo banalmente cercando di capire dove potevo passare visti i lavori sulla strada, e l’unica cosa che ho osservato era la ruspa che metteva i sassi per fare il fondo intorno ai binari del tram.
I commenti che ho visto in giro sembrano tutti negativi. Io (purtroppo) questa volta sono d’accordo con Sgarbi: un’opera che provoca tutte queste reazioni è arte.
Noticina a lato: trovo un po’ buffo che sia un consigliere comunale di AN a tuonare contro la propria giunta, perché “Così si dà sfogo alla fantasia malata della gente”. I tempi sono cambiati.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-07 12:17