Reality hackers e giornalisti

Stamattina sulla Stampa c’era un articolo di tale Giulia Zonca dedicato a questi “trentenni postmoderni che preferiscono Linux a Che Guevara”, e che stanno alla Pergola Reload, “una casa che una volta era occupata e ora costa 44 mila euro l’anno di regolare affitto”. Sono tra l’altro dietro a casa mia, all’Isola, anche se confesso non ci sono mai passato, sono troppo vecchio per queste cose.
L’articolista è probabilmente più esperta dei movimenti politici, come si può immaginare dalla citazione qui sopra; ma le perle non finiscono qui. Secondo lei, questi “nuovi fricchettoni” non fanno solo corsi base su Linux, “ma anche su Debian, sistema operativo free piu avanzato”. È poi restata stupita nel vedere come i computer usati recuperati dalla banche che aggiornavano il loro parco hardware “sono macchinoni enormi, e a quanto pare riadatti con il sistema Linux funzionano ancora”. Questa è
magia, non c’è che dire. Ma forse è ancora più misterioso per la signora Zonca che questi giovani non parlino di politica.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-28 10:29

4 pensieri su “Reality hackers e giornalisti

  1. pm10

    Ciao, Credo che la signora Zonca abbia ben poca idea di cosa significa fare politica, e che si sia ben poco documentati sui ragazzi di REload. Forse non vede la differenza tra politica urlata e politica praticata. perche’ il reload e’ il presente di quello che nel passato e’ stato , anche, il loa hacklab, che stava presso il centro sociale che c’e’e davanti al cimitero monumentale, li’ ho seguito il mio vero primo corso di unix, e li loro facevano corsi di italiano per stranieri, e di cinese per italiani, – unendo le loro forse con altre competenze – che i loro confini sono intersecati con realta’ come indymedia, e la comunita che dal 1999 crea e organizza hackmeeting che tutto sono tranne eventi o realta’ apolitiche o che della politica se ne fregano…. che il loa ha curato assieme ad altri l’allestimento del MEDIA CENTER a genova durante il g8, che era nella scuola di fronte a quella che e’ sempre stata definita la DIAZ, e come erano li’ nel 2001 fanno poi parte della forza e dell’impegno per la verifica di tutti i dati che sono stati vagliati durante i processi ancora in corso a genova.
    IMHO la signora Zonca ha delle grosse lacune su questo argomento.
    e credimi, mau, se vuoi una sera ci andiamo assieme, in questo spazio autogestito che paga l’affitto, dove si incontrano persone interessanti e simpatiche e dove anche la domenica pomeriggio ci sono “conferenze” di interesse “internettico” di vario taglio e vario tipo. :)

  2. Anonymous

    Vi aspetto a reLOAd per una birra e quattro chiacchere. Se vuole venire, anche la signora Zonca, ma penso che sarebbe inutile tanto “sa gia’ tutto” ed ha gia’ la sua “verita’”.
    odo

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