Il mistero del MEZZO LITRO

Avevo già notato la cosa l’anno scorso a Creta, ma si è ripresentata in Croazia. Abbiamo spesso ordinato del vino sfuso nei ristoranti dove cenavamo, e invariabilmente ci veniva portata una di quelle bottiglie svasate con la scritta MEZZO LITRO e il nostro bello stemma della Repubblica Italiana. D’accordo, sono cose che ci fanno sentire per un momento a casa nostra e sono sicuramente migliori di tante altre italianate, ma qui c’è sotto qualcosa. Provo ad elencare alcune possibili cause di questa invasione:
– la leggendaria precisione delle bottiglie di fabbricazione italiana ha indotto al loro acquisto in massa, come simbolo di qualità;
– la leggendaria imprecisione delle bottiglie di fabbricazione italiana, che rubano sistematicamente il 5%, ha consigliato ai ristoratori esteri di usare i contenitori nostrani;
– la bellezza dello stemma della nostra Repubblica ha portato allo sviluppo di una notevole scuola falsaria, che a questo punto ha anche dovuto imparare a scrivere la capacità in italiano (questa è l’ipotesi più facile da falsificare, non appena si trovi una bottiglia con su scritto MEZO LITRO);
– dopo che in Italia non usa praticamente più bere vino sfuso a meno che non sia il Tavernello, le decine di migliaia di bottiglie prodotte e non più usate sono state rifilate alle nazioni che ancora indulgono a tale pratica;
– di nascosto dai media, quando Carlo Azeglio Ciampi va a fare una visita di Stato porta uno stock di queste bottiglie per tenere alto il buon nome dell’Italia all’estero.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-01 12:29

2 pensieri su “Il mistero del MEZZO LITRO

  1. Davide Inglima - limaCAT

    Un mio amico (affidabile) sostiene che in un qualsiasi paese europeo se fa il pieno mette solo 35 litri di benzina dentro la sua Clio, mentre in Italia, uno dei primi autogrill in autostrada subito dal rientro dalla Svizzera (Chiasso), per fare il pieno deve mettere qualcosa tipo 42 litri di benzina.

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