Se oggi ci ha fatto una vignetta persino Forattini – no, non faceva ridere, ma questo era scontato – significa che la notizia è ormai nota a tutti, anche se non mi pare di averla letta ad esempio su Repubblica (il Corsera ha un articolo datato l’altroieri)
Un paio di ministri dell’Autorità Nazionale Palestinese sono stati scoperti fare un simpatico giochino: visto che avevano la possibilità di comprare cemento in Egitto a prezzi agevolati dopo gli accordi del ’93, ci lucravano un po’, vendendolo… agli israeliani, che l’hanno usato tra l’altro per fare il Muro.
Ah, come si può leggere qui la Società del Cemento, tanto per cambiare, è sotto la guida indiretta di Arafat.
Non sto dicendo che i palestinesi sono tutti cattivi e che Israele fa bene a fare le sue “operazioni”: però non possiamo negare che occorrerebbe anche da parte palestinese un buon repulisti degli attuali governanti. È anche vero che queste non sono le condizioni migliori per farlo: non è che sia una scelta precisa di Israele, che preferisce avere un gruppetto di dirigenti palestinesi corrotti piuttosto che una vera società popolare?
Ultimo aggiornamento: 2004-07-31 23:25