il Muro d’Israele

Io non ho nulla in principio contro l’idea di fare un muro alto alto fino al soffitto che separi Israele dalla Palestina. Trovo la cosa triste, ma a volte si ha da fare. L’unico piccolo problema è che questo muro dovrebbe essere fatto sul confine, non incunearsi in territorio palestinese. Pensate se gli svizzeri decidessero di fare un muro per evitare l’ingresso degli italiani, e questo muro andasse a incunearsi fino a prendere chessò Monza come enclave!
Le colonie ebraiche all’interno della Palestina? semplice, si smantellano. Oppure, se proprio a Israele piace fare i muri, glielo si fa tutt’intorno. Esatto, come in un assedio. Nessuno aveva loro detto di andare là, giusto?
ps: prima della guerra dei Sei Giorni, Gaza era parte dell’Egitto, e la Cisgiordania della Giordania.
pps: a differenza di quanto scrive Debenedetti sulla Stampa di oggi (niente link, perché tanto non è statico), sono felice che la scorsa settimana tutti e venticinque le nazioni UE abbiano votato allo stesso modo sulla mozione ONU.

Ultimo aggiornamento: 2014-03-05 11:07

2 pensieri su “il Muro d’Israele

  1. Carlo Fusco

    Dice Noam Chomsky (*):
    > If the goal were security, Israel would have
    > built the fence a few km inside its borders. It
    > could then be a mile high, patrolled on both
    > sides by the IDF, mined with nuclear weapons,
    > utterly impenetrable. Perfect security.
    Mi pare evidente che qui la sicurezza non c’entra proprio nulla. Si vuole rubare solo terra con la speranza che li si lasci fare, full stop.
    (*) http://blog.zmag.org/ttt/archives/000827.html

  2. Alberto Puliafito

    Assolutamente d’accordo con te. Ne avevo parlato provocatoriamente in un post dal titolo “Tutti Antisemiti”, citando peraltro il blog di Noam Chomsky, che sostiene le stesse questioni.

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