Oggi è finito il Tour de France, con il sesto successo consecutivo di Lance Armstrong e il terzo posto di Ivan Basso (ah, la persona cui devo una birra perché avevo previsto che non sarebbe entrato nei primi dieci può contattarmi…)
Questa sarebbe stata una notizia bellissima da commentare, se non fosse per un particolare. Anche oggi, come già venerdì, Sua Maestà ha fatto di tutto per impedire che Filippo Simeoni potesse tentare di entrare in una fuga e cercare degli scampoli di gloria. Chi mastica solo un po’ di ciclismo potrebbe dire “Simeoni? quello che ha vinto un paio di Giri d’Italia?” No, quello è Simoni, Gilberto, e non c’entra nulla. Filippo è un gregario come tanti: eppure quando venerdì era andato a raggiungere i sei battistrada di una fuga, Armstrong gli si è messo direttamente a ruota, senza nemmeno delegare un suo gregario. Raggiunti i fuggitivi, li si è visti parlottare un po’, fino a che Simeoni si è alzato sui pedali, seguito immediatamente da Armstrong, che aveva detto agli altri “mi fermo solo se si ferma lui”. Chiaramente il resto del gruppo non avrebbe mai lasciato correre una fuga con all’interno la maglia gialla, quindi l’epilogo è stato questo.
Leggendo i giornali si scopre che Simeoni si è autodenunciato un paio di anni fa per doping – e per questo ha scontato la giusta condanna. Le varie fonti poi non concordano: c’è chi dice che ha anche fatto il nome di Armstrong che l’avrebbe a sua volta querelato, chi dice che ha semplicemente citato il dottor Ferrari che notoriamente è il preparatore atletico dell’americano e suo confidente.
I maligni affermano che Armstrong – che ha avuto una decina d’anni fa un cancro ai testicoli dal quale è guarito – sfrutta il fatto di dovere usare delle medicine per evitare un nuovo insorgere del cancro per assumere sostanze vietate agli altri ciclisti. Non entro nel merito, e ritengo sacrosanto che se Armstrong si è sentito ingiuriato dalla frase detta da Simeoni (in un processo, ricordo) lo quereli e cerchi giustizia. Ma questa mi sembra davvero una ripicca da bambini.
Ultimo aggiornamento: 2004-07-25 19:22
Ah, peccato non aver parlato di Basso a tempo debito, magari ci sarebbe scappata una birra. E’ tutto l’anno che ripeto che Basso sarebbe andato alla grande al Tour, da quando ho saputo che era passato alla squadra di Rijs: lì c’è roba buona!
E infatti i Nas di Firenze hanno fatto sapere che probabilmente lo sentiranno.
(ANSA) – FIRENZE, 25 LUG – Filippo Simeoni sara’
probabilmente sentito la settimana prossima dai carabinieri del
Nas di Firenze, in merito a quando accaduto con Lance Armstrong
al Tour. I militari stanno infatti valutando se possa sussistere
l’ ipotesi di reato di intimidazione di testimone: Simeoni e’
stato teste d’ accusa al processo per doping, ancora in corso a
Bologna, al dottor Michele Ferrari, preparatore atletico di
Armstrong. Alla confessione del corridore italiano di essere
stato dopato da Ferrari, Armstrong reagi’ l’anno scorso
definendo un ”assoluto bugiardo” Simeoni, che lo querelo’.
A me sembra più che giusto che chi può punisca chi gli ha fatto uno sgarro… saranno cazzi di Armstrong? L’altro aveva solo da non fare lo stronzo con lui.
Per la birra, dimmi dove e quando.
Quanto al resto, d’accordissimo (l’ho rimarcato pure io su Leftwing, nelle Varie ed eventuali).