Politica italiana

Non si può più riproporre la barzelletta che girava di questi tempi: “L’Italia è una penisola bagnata da tre mari e prosciugata da Tremonti”. A differenza del suo omonimo, il Giulio ministvo dell’economia ha accetto la richiesta di dimissioni ingiunta da Silvio, lamentandosi solamente perché gli hanno “impedito di viduvve le imposte”. Triste fine per un superministro, anche perché non ce lo vedo ad essere designato come commissario europeo.
Il problema naturalmente è più a monte, scusate il gioco di parole. Nominare gestore dell’economia il più grande esperto italiano di elusione fiscale legale non ha potuto portare ad altro che alle misure di “finanza creativa”. Ha avuto anche una discreta dose di sfiga, intendiamoci: l’economia mondiale era già in declino al momento delle elezioni 2001, ma l’undici settembre ha dato un colpo non indifferente alle speranze di un circolo virtuoso che avrebbe permesso di abbassare le tasse rilanciando i consumi. Comprendo anche tutte le assicurazioni sui conti a posto, almeno nei primi anni: anche se false, certe notizie provocano un effetto valanga. Una caduta di stile è stato invece il “buco” trovato nei conti 2001, che stranamente è continuato a crescere fino a fine anno e poi è svanito. Mi sa tanto che ce ne sarà uno peggiore nel 2006: resterà da vedere quanto ci marceranno i vincitori se saranno la sinistra.
Mario Monti come ministro dell’economia andrebbe benissimo, probabilmente andrebbe anche bene alla coalizione al governo, ma non credo proprio che verrà nominato: andrebbe contro tutta la politica fatta fino ad oggi. Resta il nostro amicone Silvio, che ha subito detto “il ministro dell’economia lo faccio iooooooooo!”, giusto prima dell’incontro con l’Ecofin. A me il tutto ha ricordato un episodio del mio passato da studente universitario. La notte prima dell’orale di Analisi 3 la passai a studiare, col risultato di prendermi una congestione. Fortunatamente matematica non è una facoltà piena di studenti, e mi concessero di rimandare l’orale di un paio di giorni. In realtà stavo così male che non sono stato capace a toccare i libri, quindi quando l’esame ci fu non ebbi alcun vantaggio nel ritardo. Io riuscii comunque a passare l’esame: l’Italia?
Ps: Capisco che l’opposizione debba per contratto chiedere le dimissioni del governo, ma potrebbero farlo in maniera più seria.

Ultimo aggiornamento: 2004-07-05 16:09

Un pensiero su “Politica italiana

  1. Giovy

    Già me lo vedo, il Presidente tuttofare, che alla morte (spero il più tardi possibile) di Sua Santità, vorrà prendersi l’interim alla Rappresentanza in Terra di Nostro Signore…
    Amen.

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