In questi giorni c’è stata la polemica su una sentenza di un giudice di Catania che non aveva permesso la verifica degli embrioni prima di un impianto, per verificare che non fossero talassemici: i genitori sono infatti entrambi portatori sani. Per la cronaca, l’impianto è stato fatto, ma l’embrione non è attecchito.
La sentenza di per sé non farebbe una grinza: il giudice deve applicare la legge, e la legge 40/04 dice appunto questo. Quello che trovo preoccupante è che al giudice non sia passato per l’anticamera del cervello di sollevare un’eccezione costituzionale: anzi, ha ribadto che la legge “non autorizza un uso dell’aborto come strumento selettivo dei feti, con riferimento alla loro salute”
Siamo onesti: la legge sulla fecondazione assistita non solo è una schifezza, ma è anche completamente idiota. Se infatti la signora fosse rimasta incinta e avesse scoperto che il figlio sarebbe stato talassemico, non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad abortire, “per gravi rischi alla salute psichica della madre”.
Occhei, probabilmente avrebbe dovuto pagare per andare in una clinica privata dove l’obiezione di coscienza viene tacitata a suon di euro, ma avrebbe potuto farlo. Solo che non ci sarebbe stata l’etichettina “eugenetica”, e allora sarebbe andato tutto bene.
Io sono generalmente contrario all’aborto. Trovo la legge 194 ipocrita nella formulazione, a partire dalla sua prima frase e continuando con l’assoluta mancanza di veri consultori: sarò ingenuo, ma mi sembra che sarebbe più semplice prevenire per quanto possibile. Però credo che il modo in cui è stata applicata in questi anni, salvo i problemi di cliniche pubbliche e private di cui parlavo sopra, sia in linea con quanto ci si sarebbe dovuto aspettare da una legge. Cambiare surrettizialmente le carte in tavola in questo modo è non solo ancora più ipocrita, ma anche vergognoso. Mi viene da pensare che qualcuno immagini “sì, ma se la donna abortisce poi sta più male, e così impara…” Pensieri edificanti, vero?
(ah: Barbara mi fa notare che c’è una raccolta di firme per un referendum abrogativo. Eppure non ne ho sentito parlare, e sì che in genere queste notizie le sento. Com’è?)
Ultimo aggiornamento: 2004-05-27 12:00
http://www.lucacoscioni.it/cms/referendum.php
Il sito in questione l’avevo trovato (con google è facile, basta fare la ricerca giusta: io avevo messo
“referendum legge procreazione assistita” senza virgolette, ed è il primo risultato).
Quello che intendevo dire era che non mi è capitato di vedere banchetti per strada, né sentire qualcosa a Radio Popolare, mica dico retequattro!
Se posso aggiungere un commento, il sito di Coscioni ha un problema di base: va bene per chi vuole raccogliere firme, ma non per chi firma. Almeno questa è la prima impressione che io mi sono fatto.
Io a Torino i banchetti in piazza Castello-via Roma li ho visti… Comunque l’interruzione terapeutica di gravidanza viene eseguita nei centri pubblici previo accertamento del grave rischio per la salute ( fisica e/o psichica) della madre, e dopo che la cartella viene controfirmata dal direttore sanitario. Non so se è possibile farla in un centro privato, deve essere un centro autorizzato ( cosi come per le IVG).