Qui a Milano è dalle 8:45 alle 12:45, e così sono stato costretto a svegliarmi mezz’ora prima. Poteva andare peggio. Mi sono arrabbiato di più a leggere l’Albertini che afferma «Mi aspetto che questo sciopero fallisca, dal momento che le motivazioni per cui è stato indetto sono inconsistenti» (si vede che per lui il rinnovo di un contratto di lavoro – sì, gli scioperi di fine 2003 erano per il contratto che scadeva a fine 2003 – non è un buon motivo) e soprattutto si fa bello dicendo che «il Comune di Roma fa pagare il biglietto un euro, come noi, ma la loro società dei trasporti ha un passivo di 196 milioni di euro» (vero, ma fino a novembre il biglietto era a 0.77 euro: è un po’ difficile fare i conti per bene)
A proposito di biglietti, continuano ad aumentare i controllori in metro. L’ultimo gruppone l’ho beccato lunedì mattina a Zara, che verificava la gente che era appena scesa ai binari. Sarebbe stato più serio controllare quelli che stavano uscendo dalla metro, oppure fare opera di prevenzione mettendosi ai tornelli, o ancora provare a viaggiare un po’ su certe linee di superficie: ma immagino che non potrebbero guadagnare abbastanza.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-19 10:46