l’autostrada TO-MI

Ho avuto la gioia di percorrere l’autostrada Torino-Milano – per me l’ordine di percorrenza è sempre quello, anche se ormai la faccio alla rovescia – in entrambe le direzioni e col sole. Secondo me non è più un’autostrada, ma un’opera d’arte postmoderna. Trovi ponti vecchi e nuovi in vari stadi di completamento o dismissione, e per comprensibili ragioni raggruppati a pachetti. Gli svincoli a volte non ci sono più, altre volte sono stati spostati. Non parliamo poi delle corsie di marcia. Non si sa mai quali sono, quante sono e dove sono. Con la vernice gialla per indicare che stanno lavorando avrebbero potuto dipingere la Mole; per non rendere la vita troppo complicata, a volte hanno raschiato via quelle non più usate, ma resta ogni tanto qualche punto dove si vedono tre scrisce confluire in un unico punto, perpetuo simbolo della caducità delle cose umane. Incombono infine i lavori laterali per l’Alta Capacità, che contribuiscono per la loro parte ai cantieri. Anzi, a giudicare dai cartelli si direbbe quasi che tutti questi lavori siano solo per i treni: altro che la visione paradisiaca offertaci dalla pubblicità della ASTM!

Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 12:56