Archivi annuali: 2003

Effetto trenino

Non so se ve ne foste mai accorti: era una cosa degli anni ’80. A quei tempi c’era stato un forte incremento nella vendita di trenini elettrici, quelli con il plastico e tutto. Tecnicamente venivano regalati ai bambini dai loro genitori, ma non è che fossero stati richiesti dai piccoli: erano i grandi che avrebbero voluto averlo loro da piccoli, e sfruttavano la scusa del regalo per giocarci loro: se andava bene assieme ai figli, altrimenti da soli, magari vietando loro di “far male le cose”.
In questi giorni io e Anna abbiamo visto ancora una volta come l’effetto trenino sia sempre presente tra la gente: spesso i regali non si fanno pensando a chi li riceve, ma a chi li fa. Nulla di cattivo, è proprio un modo di vedere le cose.

Ultimo aggiornamento: 2003-11-11 11:14

Oggi sui quotidiani aggratis

Giornata relativamente ricca per i quotidiani gratuiti, oggi. Iniziamo con Leggo, che in un trafiletto della pagina dedicata ai chewing gum afferma che nel 2011 avremo in commercio le cicche al Sildenafil citrato (il Viagra: se siete arrivati qui con una ricerca, avete sbagliato sito…). Nessuna curiosità su perché ci vogliano otto anni per la commercializzazione: però “sembra che non dà effetti collaterali”. Eccetto alla grammatica italiana.
Passando a Metro, scopriamo che l’associazione dei superstiti si Srebenica intende chiedere un risarcimento di 513 milioni di euro a Onu e Olanda “per aver fallito nella loro missione di proteggere le vittime, violando le leggi internazionali della Convenzione europea dei diritti umani”. Da qui si evincono due cose: che l’euro è diventato una moneta importante, e che la favola dell’uomo morso dal serpente che aveva preso in grembo per riscaldarlo è una gran verità.
Continuando, scopriamo che le rapine ai tabaccai francesi aumentano “dopo l’aumento del 20% del prezzo delle sigarette”, manco ormai occorresse un leasing per comprarsi un pacchetto; e che a Muggiò, dietro Milano, il sindaco forzista ha cambiato nome all’ex piazza Palmiro Togliatti, ora “piazza 9 novembre – caduta del muro di Berlino”. Spero che i documenti dei residenti li abbia fatti cambiare a sue spese.
Oggi City tende invece a fare analisi politiche. Sì, il trafiletto di sinistra in prima pagina ha la foto del più bel gatto d’Europa, ma il titolone di prima pagina è “Sorpresa, nel 2004 i salari cresceranno più dell’inflazione”. Basta mettere le stime volute, e si ricava tutto. Girando pagina, si legge della strage di Riyadh e si scopre “l’ira musulmana contro i terroristi”, che danneggiano sé stessi uccidendo corregionali e per di più nel mese di Ramadan dedicato alla pace tra la gente e con Dio. Sarà. Il giornale ci fa poi consolare con le lezioni gratuite di strip tease che stanno facendo alle Galeries Lafayette a Parigi (ma la foto mostra i manichini. Non è giusto!) e ci fa sentire tutti più buoni con la notizia della squadra di calcio del carcere di Opera che ha giocato la prima partita di campionato di Terza Categoria, con Albertini che ha dato il calcio d’avvio.

Ultimo aggiornamento: 2003-11-10 11:05

Censura albionica

L’ha scritto La Stampa ieri, l’ha ripetuto Repubblica oggi: sembra che “casualmente” in questi giorni non vengano distribuiti i quotidiani italiani, tranne la Gazzetta dello Sport e Il Sole-24 Ore, per paura che qualcuno possa leggere le accuse di rapporti omosessuali tra il principe Carlo e il suo ex-factotum Michael Fawcett.
Che Carlo d’Inghilterra sia o no bisessuale non è una cosa che mi interessi. Mi sembra piuttosto una battaglia di retroguardia, come se i giornali fossero l’unico modo di ottenere notizie al giorno d’oggi; e all’opposto mi chiedo come sia possibile che i tabloid inglesi non scrivano nulla di tutto ciò, almeno esplicitamente…

Ultimo aggiornamento: 2003-11-09 20:08

Lettere a Repubblica

Sono quasi meglio dei giornali gratuiti!
Stamattina la prima lettera era di uno che si lamentava perché non è possibile parcheggiare l’automobile acquistata con tanti sacrifici, e quindi chiede che venga abolita la multa per divieto di sosta, visto che tanto tutti hanno un’automobile. (Io non ce l’ho, a dire il vero…)
La seconda lettera era di uno che aveva ricevuto l’email-truffa dei “Caldi Incontri” e che era tutto fiero per avere telefonato alla sua banca e bloccato l’esborso sulla carta di credito (Non gli è venuto in mente che la truffa è un’altra? magari sta godendosi la sua furbizia guardando le pagine che non ha pagato con il dialer installatogli a sua insaputa…)

Ultimo aggiornamento: 2003-11-09 19:45

i buoni pasto

Quando nacquero, l’idea non era malvagia: lo Stato permetteva di defalcare dalle tasse delle aziende una certa cifra giornaliera (max 10000 lire) per permettere al dipendente di andare a pranzare da qualche parte. Il buono pasto non doveva assolutamente dare resto, né essere una moneta contante: visto che però i baristi dovevano sapere quanto valeva, ci si inventò subito un complicato modo di nascondere la cifra all’interno dei numeri di serie del pezzetto di carta.
Col tempo, la cosa è però degenerata. La cifra massima detassabile è stata aumentata per un anno con l’inflazione “ufficiale”, ma adesso è ferma da anni a 5 euro e 37. Sul resto, paghiamo le tasse.
In compenso, le aziende fanno contratti capestro con le società che emettono i ticket. Prendiamo per fare un esempio a caso Telecom Italia. Dal 2004, il valore del buono passerà da 5.16 € a 6 euro belli tondi (si fa per dire, viste le tasse da pagarci su). Pensate forse che Telecom paghi a CIR sei euro a buono? Figuriamoci: si è fatta fare uno sconto del 17%, il che significa che lo paga un po’ meno di cinque euro. Che fa la CIR? non può lucrare sulla differenza di valuta
tra quando prende i soldi da Telecom e quando li dà ai ristoratori, perché ormai gli interessi sono bassi. È vero che un po’ di buoni vengono persi, ma non è una gran cosa. Ergo, si limita a trasferire per quanto può il ribasso dall’altro capo del filo. All’inizio una commissione del 3% era standard, adesso stare sotto il 6% è già un miracolo, e i bar penso stiano al 10% se non più. Continuando sulla filiera, scopri che i prezzi in mensa devono aumentare, e il lavoratore se la prende con quei bastardi dei cuochi che stavano aspettando solo questo momento per prendersi i soldi guadagnati così duramente.
Bello, vero?

Ultimo aggiornamento: 2003-11-07 23:00

Che nomi

Un’emulsione idratante: Dramatically Different Moisturizing Lotion.
Mi ricorda le Bestie Perfettamente Normali di Douglas Adams.

Ultimo aggiornamento: 2003-11-07 15:31

La Bussola Politica

Iniziamo con il link: http://politicalcompass.org/.
In pratica è un questionario lunghetto (sei pagine) che ti permette di sapere non solo se sei di destra o sinistra, ma anche se sei autoritario o libertario, che sono due cose ben diverse, anche se molti non se ne sono ancora accorti.
I miei risultati sono
Economic Left/Right: -5.62
Libertarian/Authoritarian: -6.56

il che significa che il test è leggermente sfasato: d’altra parte, Giovanni Paolo II ha valori rispettivamente -3 e +4, quindi non sono poi così a sinistra di lui…
(grazie ad Alessio per la segnalazione implicita!)

Ultimo aggiornamento: 2003-11-07 14:57