Archivi annuali: 2003

Attenti all’AIPRES!

Ieri sera mi sono trovato sul portone di casa un simpatico cartello dell’Associazione Italiana PREvenzione Sicurezza, con tanto di timbro. Per quanto posso immaginare, sono quelli che da anni tentano di vendere rivelatori per le fughe di gas, di efficacia dubbia, e soprattutto con un’opera di convincimento della massaia tapina che sfiora la truffa: convincendole che “sta per arrivare una legge che renderà obbligatori i rivelatori”, e che in questo modo potranno risparmiare dei bei soldini. Peccato che di questa legge se ne parli da anni, e soprattutto che io non comprerei nulla prima che la legge in questione specifichi quale normativa i rivelatori debbano osservare…
Ma non divaghiamo. La notiziola riguarda il testo del volantino, che è un capolavoro nel suo genere. Del timbro ho già scritto. Ma che pensate di una frase come “i nostri dipendenti, muniti di tessera di riconoscimento AIPRES“? Quella del Club di Topolino, no?
Ma il massimo arriva in fondo, con questo appello al buon cuore della gggente. “Si prega di accoglere gentilmente i ns. dipendenti, i quali non operano per conto di ditte produttrici o distributrici di gas. Traducendo: “sappiamo bene che quelli dell’Italgas sono dei ladri, e fate bene a riceverli con la lupara spianata. Ma noi siamo tanto buonini… Per favore, mettetevi una mano sul cuore!”
PS: Google non ha ritornato alcun link all’AIPRES. Niente, nix (a meno che non si conti l’associazione sudamericana degli assicuratori). Mica male…

Ultimo aggiornamento: 2003-03-11 10:16

Pace

Ieri sera, mentre andavo con Anna a teatro – dovrei fare una recensione, ma devo prima recuperare le forze – avevamo davanti un taxi che tra il lunotto e il baule aveva una bandierina “pace” che sventolava.

Ultimo aggiornamento: 2003-03-10 11:49

La Grande Convenscion (non a colori)

Quest’anno il Tronchetti ha deciso che sia cosa Buona e Giusta che anche i quadri, e non solo i dirigenti, partecipino all’annuale Convention del gruppo Telecom. Ergo, mi è arrivata una simpatica email dove il Marco Tronchetti Provera in persona mi comunica che il 2 aprile sono invitato a partecipare – in videoconferenza, così non mi vedono. Speravo nella sede di Piazza Einaudi, invece ci troviamo qui al FilaForum di Assago (ma quanti quadri ci sono nel nordest?), e non hanno nemmeno preparato una gara di tiri liberi per passare un po’ il tempo. Il programma prevede infatti registrazione a partire dalle 12, un “welcome coffee” alle 13 – ma mica è giorno di digiuno! – fino alle 15, quando i lavori iniziano e resteranno in corso sino alle 19.
Avremo un simpatico servizio navetta, ma stavo meditando di usare il servizio bicicletta personale: fa molto funky, anche se i miei pneumatici non sono Pirelli.

Ultimo aggiornamento: 2003-03-10 11:47

Telepass family weekend

Alcuni giorni fa ho visto un trafiletto, che però non sembra essere stato ripreso da nessun giornale.
In poche parole, ricordate la “soluzione” di Lunardi per evitare le code ai caselli? No, non quella di aumentare i limiti di velocità! Intendevo l’obbligare tutti a prendersi un Telepass, e quindi non fare fermare più nessuno. L’Italia in movimento, insomma.
Qualcuno deve avere fatto notare che il Telepass costa anche se non lo si usa: c’è un canone mensile di 3 euro e 10. Ma la risposta è stata semplicerrima: la società che gestisce il Telepass ha proposto di fornire a chi lo vuole un Telepass senza canone, che però è utilizzabile solo dalle 18 del venerdì alle 6 del lunedì. Geniale, vero? Un po’ come quando inventarono i cellulari family: l’inventiva italiana sopra tutto.
No. Non è così semplice. Tralasciamo il fatto che rimane un costo implicito dovuto al pagamento su conto corrente o con carta di credito. Il fatto è che il modello del telefonino non sta per nulla in piedi. A quei tempi, le compagnie telefoniche avevano dovuto preparare di tutta fretta una rete di comunicazioni che però veniva usata quasi solo nelle ore di lavoro. Con i contratti family, che inizialmente avevano un costo impossibile in quelle ore – 1500 lire al minuto più IVA, ricordate? – ma nelle altre ore erano concorrenziali con la telefonia fissa, si utilizzavano meglio le risorse già presenti. Quindi in realtà le compagnie ci guadagnavano.
Con i telepass, il costo principale è sull’apparato: il costo delle piste attrezzate si ammortizza con la necessità di minori esattori, un po’ come con i bancomat. Insomma, dare gratis l’apparecchio ma tarparlo solo per i weekend non ha nessun senso… se non poter continuare a prendere il canone per gli altri fessi che vogliono usarlo durante la settimana, e che potrebbero farsi delle domande. Interessante modello economico, non c’è che dire.

Ultimo aggiornamento: 2003-03-09 18:17

CdA RAI

Abbiamo un bellissimo nuovo consiglio di amministrazione RAI, almeno così ci hanno detto. Permettetemi di dissentire.
Ci troviamo come Presidente Paolo Mieli, che sarà anche una brava persona ma non lo vedo molto in quella posizione.
Abbiamo Marcello Veneziani, che tutte le volte che vedo una foto mi viene voglia di prenderlo a schiaffi: l’unica speranza è che non trovi più il tempo per andare ai toc-sciò e simili, il che sarebbe un miglioramento per il mondo: capisco che di intellettuali di destra in Italia non ce ne sono poi così tanti, ma cuccarci sempre lui?
E poi c’è LUI. Francesco. Alberoni. (scusate tutti i punti, ma ci volevano). Cosa hanno fatto di male i telespettatori per ritrovarselo?
Ma ci sono ancora le chicche, come MaurizioCostanzoSciò che ha benignamente concesso che – se Berluscon… pardon, il CdA Rai lo designasse come Direttore Generale Rai – potrebbe benignamente mettersi un paio d’anni in aspettativa da Mediaset (“no, non posso andarmene, ho degli interessi che non posso lasciare”) e Salvare la Patria Televisiva.

Ultimo aggiornamento: 2003-03-09 18:17

il digiuno di ieri

sarebbe interessante scoprire quanti all’estero ne hanno sentito parlare. Giusto per capire quanto il Vaticano conti davvero in Italia… non tanto come seguito pratico – i cattolici sono una piccola minoranza – quanto come cassa di risonanza.

Ultimo aggiornamento: 2003-03-06 11:30

il declassamento del rating FIAT

Il corso di economics lo faccio la prossima settimana, quindi posso ancora sparare le mie cazzate ignaro e felice…
Adesso che le maggiori agenzie di rating hanno deciso che le emissioni di obbligazioni Fiat sono più o meno titoli spazzatura – e non posso dare tutti i torti a S&P, vendere Fiat Avio e Toro che fanno utili per ficcare i soldi nell’auto non è una gran mossa – si scopre che ci sono dei fondi pensione americani obbligati dal loro statuto a vendere quanto hanno in possesso.
Ma questo significa che queste società hanno un potere fortissimo, come di chi vede iniziare una valanga e spinge ancora neve giù! Avrei capito il non comprare più di quei titoli, ma qui si esagera…

Ultimo aggiornamento: 2003-03-06 10:34

Topologia dei verdurieri

Ieri sera Anna mi chiede se posso comprare un po’ di pere e banane, perché vuole fare la macedonia. “Ma da un fruttivendolo, mi raccomando! non perdere tempo!” Io rispondo che non c’è problema, sicuramente nel percorso ciclistico del ritorno ne troverò qualcuno.
In effetti, tra via Montegani e corso San Gottardo ne ho visti ben cinque. Però la cosa strana era che si trovavano tutti sul lato destro della strada.
Domanda: la pedalata mi obnubila la vista a tal punto che non riesco a vedere a dieci metri di distanza? oppure esiste un fluido strano che attira tali negozi verso est?

Ultimo aggiornamento: 2003-03-06 10:28