Archivi annuali: 2003

Il metasondaggio

Sabato, sulla Stampa, Minzolini ha intervistato il nostro Premier. Alla domanda “ma non si preoccupa che i sondaggi stiano fotografando il sorpasso del centrosinistra?” la Sua risposta è stata semplicemente fantastica: “Ma io ho fatto commissionare un sondaggio sui sondaggi, e ho visto che la gente dice così per pungolarci!”
Un sondaggio sui sondaggi. Se dovessi fare un match di improvvisazione col Silvio, sarei battuto alla stragrande.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-28 10:24

Trenitalia

Anch’io ho commesso un errore: non ho pensato a cosa poteva accadere venerdì scorso, con uno sciopero dei treni dalle 9 alle 17. “Ma tanto il mio treno parte alle 18.10, che problemi ci possono essere?”
C’erano. Non a livello di chi voleva andare in Svizzera, e si è sentito dire «Causa protesta sindacale interamente terminata alle ore 17, il treno n. 36 Cisalpino delle ore 18.10 è soppresso.» (sottolineatura mia: non ci credevo ma l’hanno ripetuto più volte). Ma anche se ero arrivato in stazione mezz’ora prima, ho scoperto che il treno che dovevo prendere non si formava a Milano, ma arrivava da Venezia. Perché un treno da Venezia a Livorno debba passare da Milano, sfugge alla mia comprensione, ma quello è un altro problema. Il vero guaio è stato che il treno era completamente prenotato e preso d’assalto: il risultato è stato che ci siamo fatti il tragitto Milano-Genova in piedi in mezzo al corridoio, cercando di calmarmi con i mantra per non ammazzare quelli vicino a me. E non parlo nemmeno della mezz’ora di ritardo, quella non è poi stata così grave!
Essendo però io un ragazzo intelligente, sabato mattina sono andato in stazione e ho prenotato i posti per il ritorno. E in effetti è stata una scelta azzeccata: c’era un po’ meno gente dell’andata e forse due posticini li avremmo trovati prima che il treno arrivasse a Rapallo, ma volete mettere la tranquillità?

Ultimo aggiornamento: 2003-07-28 10:23

Economia spicciola

Oggi in aereo ho ripreso Libero. Il giubbotto non c’è più, ma in compenso con soli euro 4.50 è possibile avere il giornale e due utilissime bande rifrangenti da usare come bracciali, da tenere in auto ma anche nello scooter e nella bicicletta. Concordo sulla loro utilità, ma mi pare difficile conservarle in bici…
Ma non volevo parlare di questo, e nemmeno dei punti di vista degli editorialisti sui grandi temi di questi giorni – che a dire il vero sono interessanti, perché fatta l’inevitabile tara politica resta comunque dell’informazione che non si trova altrove.
No, la cosa che mi ha colpito di più è stata l’intervista a Renato Brunetta, notissimo economista ed europarlamentare italoforzuto, che si scaglia contro la legge Gasparri, che è a suo dire ingiusta. Sulla foto che campeggia a fianco dell’intervista non dico nulla, anche perché esporrei il fianco ai commenti sulle mie foto. Per il resto, ecco qua.
Il tetto del 20% del mercato integrato della comunicazione consente a Mediaset di comprarsi i suoi concorrenti e altri giornali? “E’ un esempio ridicolo. […] Nessuno sa cosa succederà su un mercato in violenta espansione”. Mi sono perso questa violenza nell’espansione, sono davvero distratto. E ancora, “Nessuno conosce la grandezza della «torta», cioè l’ammontare complessivo delle risorse del mercato integrato”. Spero che i consulenti economici di Gasparri abbiano avuto almeno loro qualche idea al riguardo.
D’altra parte, “Le imprese italiane sono piccole sul piano globale, quindi poco competitive e possibili preda di raider internazionali” (si è visto…) Ma niente paura, Ciampi ha ragione a dire che il duopolio pubblico/privato è inefficiente. Ma la colpa – pardon, l’origine. Non mettiamo in bocca al nostro economista parole non sue – di questo è della RAI. E voglimo ancora parlare dell'”asimmetria inaccettabile che produrrà effetti perversi”, cioè l’impossibilità fino al 2009 per le imprese televisive di acquistare un giornale? E’ vero che i nostri gruppi editoriali caracei non hanno troppi soldini: ma “se un editore mondiale compra il gruppo Rcs, per poi acquistare Mediaset”?
Finalmente svelato il piano segreto della sinistra per conquistare l’Italia. Grazie, Brunetta…. e grazie, Libero!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-24 20:56

Cultura generale

Sentita in aereo, appena atterrati.
“Perché lei conosce la teoria di Einstein: quando si va in aereo, l’attrazione della Terra diminuisce, e allora si resta più giovani”.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-24 20:52

sì, viaggiare

Beh, questa volta il posto era preassegnato (fila 6, anche se da Vero Incontentabile mi sono fatto spostare nella 24 per sfruttare i centimetri in più dell’uscita di emergenza. Ci hanno fatto persino atterrare sul finger dell’area voli nazionali. In compenso ho aspettato un quarto d’ora alla cooperativa per il taxi, pardon autonoleggio con conducente, e gli ho anche spiegato come si arriva in IT Telecom con i nuovi divieti.
La cosa più divertente è stata però a Linate, sul pulmino: è arrivato uno, ha cercato il “signor Casanova”, e gli ha detto “scusi, le abbiamo sbagliato il posto, ecco qua il nuovo tagliendo”. Wow!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-23 12:12

come non detto

Me ne sarei già dovuto accorgere ieri pomeriggio, ma stamattina ne ho avuto la conferma. Altro che esodo: semplicemente i milanesi sono tornati in città il lunedì mattina. Oggi ho impiegato in auto 55 minuti per andare in ufficio, esattamente lo stesso tempo che ci metto in bici senza correre – e oggi non sarebbe stato nemmeno tanto caldo…
che palle.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-22 09:43

inizia l'esodo

Stamattina, anche se ci ho messo una vita ad arrivare in tram in ufficio – ma lo sapevo, la scelta di prendere il 15 è stata per così dire strategica – ho notato che Milano è leggermente meno trafficata del solito. Non sarà la goduria della prossima settimana, ma si inizia a sopravvivere.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-21 12:37

Ma Libero è un giornale?

No, prevenuti che non siete altro. Non sto commentando gli articoli in esso presenti, né il suo direttore. Devo dire che da questo punto di vista preferisco la Padania che è molto più divertente: ma non possiamo esagerare. E poi ci sono gli sgub: giovedì sera, quando sull’aereo ne ho preso una copia, mi sono trovato l’inserto sulla relazione degli ispettori dell’ingegner Castelli sulla procura di Milano prima che essa fosse resa pubblica… mica cazzi!
No, il mio è un problema di tipo leggermente diverso. Sulla testatina c’è scritto che Libero costa 1 euro. Ma è specificato che lo puoi pagare €5.90 con il libro; €7.00 con il giubbotto catarifrangente da auto; €3.00 con il raccoglitore schede; €5.00 con la “VHS Berlusconi”. Inoltre c’era l’annuncio che da sabato, con solo un euro e mezzo in più, avremmo potuto avere l’etilometro tascabile per sapere se abbiamo bevuto troppo.
Ora, niente da eccepire sulla sinergia con la campagna di sicurezza stradale, e nemmeno sul video del Cavaliere, anche se a dire il vero non è che rischiamo di non vederLo in altro modo. Ma qui più che un quotidiano mi sembra di avere un minimarket…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-21 11:18