Sia ieri che oggi sono andato in ufficio coi mezzi pubblici, partendo alla stessa ora (per la precisione, ieri sono uscito qualche minuto dopo). Bilancio:
– ieri ho preso la metro gialla, ho cambiato e sono salito al volo sulla verde, sono arrivato al capolinea con un quarto d’ora di anticipo rispetto al solito bus AMP, ho visto che c’era l’altro autobus che fa il giro da Milanofiori che stava per partire, l’ho preso e in un ulteriore quarto d’ora mi ha portato in ufficio. Ah, la voce registrata sul percorso della gialla che diceva “Centrale. Stazione di Centrale” è stata sostituita con una voce registrata che dice “Centrale. Fermata Centrale”.
– oggi ho preso la metro gialla, ho cambiato e sono salito sulla verde che stava arrivando. A Porta Genova il treno è rimasto tre minuti fermo. A Romolo, altri due. Sono arrivato al capolinea con una dozzina di minuti di anticipo rispetto al solito bus AMP, e vedo una folla abbastanza inferocita sulla pensilina del bus Milanofiori. Arrivano trebus, i primi due che fanno il percorso corto, e il terzo che va a Rozzano dove salgo: naturalmente questo è semivuoto. Parte, e si pianta in un ingorgo all’altezza del Forum: ci mette insomma venticinque minuti ad arrivare alla mia fermata, tanto che il bus AMP che non fa Milanofiori ci ha praticamente raggiunto.
Non credo che nessuno pensi che tra ieri e oggi il numero di persone che sono andate a lavorare è aumentato drasticamente, né che il giovedì ci siano implicitamente più lavoratori. Questo significa semplicemente che il problema di snellire il traffico è un’impresa impossibile, se non si dimezza il numero di auto.
Ultimo aggiornamento: 2003-09-04 10:15