Archivi annuali: 2003

blackout

Per rispettare la categoria scelta, inizio a dire cosa è successo a me. Stanotte avevo un po’ di mal di testa, e non aiutava certo avere Momo che continuava a raspare contro la porta del bagno. Ad ogni modo, mi alzo verso le 3:15 per andare in bagno, e noto che fa un po’ troppo buio. Mezzo addormentato, noto che il display del videoregistratore è spento, e dico ad Anna, che intanto si era alzata, di far ripartire il salvavita. Non che avesse un grosso senso la cosa, in effetti. Anna guarda fuori, e mi risponde che non è un problema nostro. Va bene, torno a cercare di dormire, anche se il mal di testa resta. Verso le cinque mi rialzo, e noto che non c’è acqua: nulla di strano, perché l’autoclave non funzionerà. Finalmente alle 6:15 ritorna il familiare azzurrino del display, e dopo un po’ anche l’acqua. Però alle 9:30 ho preso un’aspirina :-)
Prima dei pipponi, una battuta: non è che il Cav. ha voluto fare uno scherzetto a Ualter Ueltroni, che aveva indetto proprio per stanotte la “notte bianca” con gente in giro fino all’alba?
E ora partiamo in quarta. Naturalmente hanno subito dato la colpa alla Francia prima (e sembra alla Svizzera adesso), perché sia la linea principale di collegamento tra la rete francese e quella italiana, che la linea di riserva si sono interrotte “per un guasto tecnico”. Ma quello che è peggio è che i responsabili del GRTN, il gestore della rete elettrica nazionale, hanno candidamente detto che importiamo il 20% del nostro fabbisogno di elettricità dalla Francia: per forza che c’è stato un blackout simile. Ma si rendono conto di quanto hanno detto? Come può una nazione pensare di essere nel primo mondo, quando in un momento di minimi consumi (non mi direte che alle tre del mattino di domenica le discoteche assorbono più corrente delle quattro fabbriche che ci sono rimaste, né che la gente sta continuando a dormire col condizionatore a palla) dobbiamo comunque pietire un quinto dell’elettricità dall’estero? Possibile che né il governo prima né quello attuale si è messo a guardare le cifre? O forse si sono fregati le mani perché il kilowattora dalla Francia costa meno di quanto ci vorrebbe a farcelo da noi?

Ultimo aggiornamento: 2003-09-28 13:28

il nuovo gadget

nuova macchina fotografica digitale. Molto più compatta della vecchia HP, con zoom ottico 3x, possibilità – che non so come riuscirò a usare – di fare foto non solamente automatiche, spezzoni video 320X240 che non so bene se userò mai, quattro megapixel che sembrano chissà cosa ma poi sono foto 2304*1728, e finalmente bastano due pile ricaricabili. Il tutto per trecento euro. Speriamo di riuscire a usarla bene… oggi i più interessati al nuovo giochino erano i colleghi, a dire il vero.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-26 14:36

Festazzurra

Io odio le feste dei partiti, soprattutto quando si mettono in mezzo alla mia strada. Almeno una volta c’erano solo i comunisti, e la loro festa dell’Unità che mi bloccava a Torino il parco Ruffini. Poi sono arrivati i rifondaroli, i comunisti italiani, e via discorrendo, ma qui a Milano vanno a finire a Lampugnano dove tanto non devo passare.
Ma stamattina, mentre attraversavo in bicicletta il parco di piazza Castello, mi trovo tutto mezzo transennato. Che palle, penso, avevano appena finito con la MilanoEstate, e adesso che c’è? Poi guardo meglio, e vedo bandiere forzitaliote posate per terra. Alzo gli occhi, e scopro che sono così fortunato da vedere l’installazione della Festazzurra (“uniti per cambiare l’Italia”), che evidentemente non poteva accontentarsi di una zona periferica. E io come pedalo?
aggiornamento: ho visto un megaposter, che mi ha riportato alla memoria lo slogan “uniti per cambiare l’Italia”, che chissà come avevo rimosso, e soprattutto notare la nuova iconografia del Cav. Visto che ritoccare la pelata sta male, la nuova immagine ufficiale è posta in alto a sinistra e leggermente tagliata, in modo che ci si limiti a vedere la fronte spaziosa…

Ultimo aggiornamento: 2003-09-26 11:57

tautogrammi

Comincio a capire perché Stefano Bartezzaghi si lamenti dei tautogrammi. A Radio3 Suite si stava un po’ giocando col Gatto e la Volpe. Io ho buttato giù in tutta fretta un dialogo tautogrammatico che onestamente non è dei migliori, salvo in un paio di punti… però è piaciuto. Misteri.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-26 00:06

condanne a morte

È ufficiale: Amina Lawal non sarà condannata a morte. Gli avvocati, che devono avere studiato in Italia, hanno fatto notare che la condanna era tecnicamente non valida, perché la legge islamica era entrata in vigore dopo il fatto. Bene, anzi benino: perché la prossima donna nella stessa condizione verrà giustiziata senza troppi scrupoli.
Ma c’è di più: contemporaneamente all’assoluzione di Amina è stata resa pubblica la condanna a morte di Jibrin Babaji, 20 anni, riconosciuto colpevole di rapporti sessuali con tre ragazzi. Quanta mobilitazione ci sarà per lui?

Ultimo aggiornamento: 2003-09-25 14:09

Teoria delle code

Ieri stranamente sono uscito alle 16 dall’ufficio perché dovevo fare delle commissioni a Milano. Alle 17:10 ero così in via Legnano (vicino all’Arena sulla cerchia dei Bastioni, per chi ha un infarinatura di topologia milanese) e mi sono trovato un tappo di traffico. Vabbé, mi dico, sarà quello normale a quest’ora: chissenefrega, tanto sono in bicicletta. Mi ritrovo bloccato anche in via Farini. Verso le 19 sono passato in farmacia dalle parti di piazzale Lagosta, e anche lì la circolazione era praticamente bloccata. Sento poi alla radio che c’è gente ferma da ore dalle parti di piazza Repubblica.
Cosa è successo? A mezzogiorno una gru è passata sotto il palazzo del Comune di via Melchiorre Gioia senza abbassare il braccio, e ha buttato giù un po’ di rivestimento. Nessun morto, nessun ferito, stamattina ci sono passato sotto e avevano semplicemente transennato la parte pedonale. Però ci sono state dieci ore di caos, semplicemente perché una singola via è stata chiusa al traffico.
Un maligno – come io ovviamente non sono – potrebbe dire che è stata una manovra per convincere i milanesi che l’operazione che vogliono fare nel Quadrilatero della Moda, aprire cioè un asse di scorrimento veloce al posto dei miserrimi giardini di via Confalonieri, sia necessaria. Io penso da un punto di vista matematico, e noto che la capacità della struttura viaria milanese è arrivata così vicina al punto di saturazione da bloccare immediatamente il traffico se c’è una sua riduzione anche minima. Insomma, i blocchi del traffico non dovranno farli per il troppo inquinamento, ma più banalmente per far muovere i fortunati. Bella prospettiva, vero?

Ultimo aggiornamento: 2003-09-25 10:49

panem et circenses

Perché io devo lasciare che i miei soldi (quelli delle tasse) siano spesi perché i poliziotti debbano vigilare su chi va allo stadio? Ci pensino le squadre di calcio ad assoldare dei vigilantes. Non hanno soldi? facciano finalmente un salary cap serio. Non vinceranno le coppe? chissenefrega.

Ultimo aggiornamento: 2003-09-23 11:31