Libero di ieri mi ha un po’ deluso, devo dire. Tre pagine di accuse a Prodi me le ha messe persino La Stampa; e soprattutto di questo famigerato documento prodiano sui sogni dell’Europa non ha pubblicato nemmeno uno stralcio. Insomma, commenti sui commenti dei politici, un po’ di giusta ironia sulla parcellizzazione del centrosinistra in cinque gruppi parlamentari europei distinti, e nulla più. Anche l’inchiesta ripresa dal Giorno sugli stipendi dei calciatori lascia il tempo che trova, o meglio conferma quello che sanno tutti, che cioè il calcio italiano è fuori da ogni logica. Al limite si possono notare le punzecchiate al Cavaliere, che non vuole mettersi a fare il duro.
Ma c’è stata una grande caduta di stile. Nella pagina in cui si legge il titolone “Gli inglesi non credono a Carlo bisex” ci sono degli stelloncini a proposito del domestici della Casa Reale, e in uno si afferma che “a disposizione della regina ci sono un migliaio di dipendenti, per la maggior parte gay“. Notare che nel testo dell’articolo non v’è traccia di questa affermazione, tra l’altro. Vorrei proprio sapere dall’anonimo estensore di quel riquadro se è andato a fare un sondaggio personale, oppure ha delle fonti riservate; e soprattutto se c’è una qualche differenza tra le prestazioni (lavorative!) dei dipendenti e il loro orientamento sessuale.
Ultimo aggiornamento: 2003-11-13 11:55