Massimo Mantellini è un nome noto a chi frequenta l’internet italiana, ma non mi sarei aspettato di trovarmelo in libreria con un romanzo noir (edizione Il Pungolo, 150 pagine, 6.50 €, ISBN 88-7075-345-X). Anche se confesso che il noir non è il mio genere, ammetto che me lo sono letto di un fiato. La trama, che a un primo livello di lettura non sembra discostarsi da quello che potrebbe essere un reality show padan-televisivo, mostra a un’attenta lettura un sottofondo che racchiude la realtà informatica contemporanea, con una serie di metafore che associano il giornalista televisivo milanese all’internauta smaliziato, che è costretto a sparire per potersi creare una nuova identità che non riceva più spam per ingrandirsi il pene. Il pessimismo che traspare tra le pagine sembra ogni tanto lasciare uno sprazzo di speranza, ma basta voltare pagina perché i dubbi riaffiorino.
Se devo fare un appunto, il libro è forse un po’ troppo per addetti ai lavori, e il finale sembra buttato giù frettolosamente, lasciando troppi punti oscuri. La speranza è che questa opera non resti unica, ma abbia un rapido seguito.
Una nota: la prima edizione è già andata esaurita. Un successone!
Ultimo aggiornamento: 2003-10-29 13:49
Approfitto del tuo post, e mi scuso perché non mi conosci, per informare i lettori milanesi che avessero acquistato una copia de “L’enigma di Molfetta” come me, che finisce a pagina 120 (mancano le ultime trenta) che basta mandare un e-mail all’editore, come ho fatto io, per ottenere una copia nuova senza spese di spedizione e senza restituire la vecchia, che a questo punto è già da collezione. Cordialmente palmasco
tu quoque?
non fare il modesto, Massimo!