Sia martedì che venerdì sono tornato a casa in bicicletta quando era già buio. In entrambi i giorni ho incontrato parecchi altri ciclisti: 40 martedì e 45 venerdì.
Bene: martedì ho visto due di loro con uno strumento di illuminazione in azione (dinamo, led lampeggianti o fissi…); venerdì la situazione è migliorata ma sono rimasto a quota sei.
Io mi chiedo se questi si rendono conto di quanto siano visibili (praticamente nulla, io mi accorgo di loro quando sono in auto solo perché sono allenato a vedere se ci sono). Non è una bella pubblicità per favorire l’uso della bicicletta: bisognerebbe forse pensare a una campagna di offerta di questi led, e magari a qualcuno verrà in mente di usarli!
Ultimo aggiornamento: 2003-10-26 12:35
Ciao. Sono un ciclista, anzi, da qualche tempo un ciclo-attivista. da automobilista incallito sono passato alle due ruote, prima con fatica per rispetto dell’ambiente, ora con enorme piacere. Aggiungo che non sono un pasdaran: rimpiango Gilles Villeneuve, ho comprato la versione “turbo” della mia Subaru e leggo i fumetti di Michel Vaillant.
Non entro nel merito del problema luci (anche se è provato che se gli automobilisti rispettassero le regole *davvero* il problema non si porrebbe).
Dici: “non è una bella pubblicità per favorire l’uso dela bicicletta”. Non credi che basti dare uno sguardo alle condizioni delle città, Milano per prima, per capire che il problema non è di “campagna di offerta dei led”, ovvero che il problema non sono i ciclisti, ma gli automobilisti, prigionieri e schiavi (spesso inconsapevoli) delle loro scatole troppo costose?
E’ un discorso lungo però, e forse qui sarebbe anche offtopic. Comunque sia, ti domanderei di provare a pensare a quei ciclisti a luci spente come a persone che stanno comunque facendo qualcosa per la città, banalmente (e magari un po’ retoricamente) anche per i figli di quelli che li portano a scuola con la X5 V8. Vedrai che la prospettiva cambia…
Non sono affatto d’accordo, e per tutta una serie di ragioni.
(a) innanzitutto, un automobilista che rispetta le regole può tranquillamente viaggiare a 50 all’ora, e deve stare sul lato destro della strada; e non riesce a frenare per evitare un ciclista che sta pedalando senza luci.
(b) trovo che mettersi a discettare sugli automobilisti prigionieri delle loro scatole sia assolutamente inutile, visto il contesto. Ad esempio, non penso che sia così banale doversi fare un’ora più un’ora di bici (i miei 16+16 Km), e garantisco che per quanto riguarda il mio percorso i mezzi pubblici non sono esattamente il top di frequenza. Ritengo anche che sia stupido prendere l’auto per arrivare in centro e non trovare parcheggio, ma che ci posso fare?
(c) conosco bene (purtroppo) le strade milanesi, sono ben peggio di quelle torinesi cui ero abituato: muoversi sulle pietre sconnesse che sembrano essere così amate è un supplizio per le mie ruote (e per la borsa innestata sul portapacchi). Il tutto per non parlare delle piste ciclabili da burletta, come sul cavalcavia di via Quadrio. Però cominciare a fornire i ciclisti di un led costa molto meno che riasfaltare tutta Milano, e c’è il simpatico valore aggiunto: gli automobilisti cominciano ad accorgersi che c’è chi pedala.
(d) per finire, riprendendo il punto (b), non penso che si possa andare avanti con il “se gli automobilisti fanno gli stronzi, posso farlo anche io in bicicletta”. Non è questione di dare il buon esempio: banalmente non ci guadagniamo neppure noi.
Ha gia’ detto tutto Maurizio… un microcommento: chi va in auto non sempre ha un’alternativa. In autobus salire col passeggino e’ praticamente impossibile, portare due o piu’ bimbi in bicicletta non e’ da tutti, e c’e’ un limite ai chilometri che si possono fare a piedi con un passeggino
e/o un bimbo piccolo. Beato te che puoi andare in bici.