Due notizie: Pantani assolto per l’ematocrito troppo alto a Madonna di Campiglio “perché il fatto non costituiva reato al tempo”, e l’annuncio di Cipollini che non difenderà la sua maglia iridata nel circuito di Hamilton in Canada. I miei commenti sono probabilmente un po’ diversi da quello che si può leggere sui giornali, ma tanto il mio pubblico non mi paga…
Iniziamo dal Pirata: tra l’altro, ero a Cesenatico il giorno dopo la sentenza e non ho potuto fare a meno di notare un rumoroso Club Magico Pantani. La sentenza continua dicendo che ad ogni modo l’Unione Ciclistica ha fatto bene a fermarlo a causa dell’ematocrito troppo alto, “perché quella è stata una misura a tutela dell’atleta”. Il tutto mi pare proprio essere un capolavoro di ipocrisia. Intendiamoci: sono certo che Pantani non si fosse semplicemente mangiato un paio di bistecche, la sera prima. Ma se è per questo, non credo neppure che Savoldelli (risultato al test, 49.9%. Il limite è stabilito a 50), oppure Gotti che poi vinse quel giro, non avessero aiuti chimici. Semplicemente non c’era modo di capire se le sostanze prese fossero illecite o no. Il limite di 50 per l’ematocrito è stato scelto perché è una bella cifra tonda – pensate che un valore di 52 a riposo non è considerato patologico – ma sarebbe stato molto più logico misurarlo alla fine della tappa quando è indubbiamente più alto, e fermare chi supera valori da marmellata tipo 58. Questo sarebbe effettivamente uno stop a tutela del corridore, visto che valori così alti portano al rischio di trombosi. Invece che si è fatto? Si è preso un caprio espiatorio la cui fama avrebbe fatto da grancassa, e si è continuato con le retate più o meno improvvise per cercare medicine e siringhe. Risultato: forse il ciclismo è oggi più pulito ad esempio del calcio, o forse è solo più accorto. In compenso, anche i vecchi appassionati lasciano perdere, e non c’è più gioia nel vedere le tappe alpine.
Il discorso per quanto riguarda Re Leone è un po’ diverso. Non è che sia uno dei miei beniamini: troppo guascone. Però non riesco a dargli torto. Il circuito non è certo adatto alle sue caratteristiche, e la sua presenza sembrerebbe quasi quella di Buffalo Bill al circo Barrnum. Perché allora fare finta di niente, e mettersi in mostra per un giro o due del circuito? Meglio dire subito che si preferisce stare a casa.
Ultimo aggiornamento: 2003-10-05 18:11