condanne a morte

È ufficiale: Amina Lawal non sarà condannata a morte. Gli avvocati, che devono avere studiato in Italia, hanno fatto notare che la condanna era tecnicamente non valida, perché la legge islamica era entrata in vigore dopo il fatto. Bene, anzi benino: perché la prossima donna nella stessa condizione verrà giustiziata senza troppi scrupoli.
Ma c’è di più: contemporaneamente all’assoluzione di Amina è stata resa pubblica la condanna a morte di Jibrin Babaji, 20 anni, riconosciuto colpevole di rapporti sessuali con tre ragazzi. Quanta mobilitazione ci sarà per lui?

Ultimo aggiornamento: 2003-09-25 14:09