Come si sapeva già da aprile, La Stampa ha cambiato il formato del suo magazine settimanale Specchio. Ora non è più distribuito gratuitamente, ma il costo di giornale e supplemento è di 1.20 €, allineandosi così al Corriere (Sette, il giovedì) e a Repubblica (Il venerdì).
La prima cosa che salta all’occhio è il cambio di formato. Non è affatto una baggianata, come qualcuno può pensare. Specchio era infatti nato con il dorso, proprio per dare l’idea della collezione, con tutti i numeri belli allineati. Il fascicolo attuale dà invece l’idea di un “usa e getta” che abbassa le aspettative sul contenuto, e non credo la cosa sia casuale. Il quotidiano torinese è da parecchio in crisi di vendite, e si sta sempre più abbarbicando sul territorio “storico” (Piemonte, Val d’Aosta e Riviera di Ponente) dove riempie le edicole di gadget; la parte di commenti e reportage, nonostante la presenza di ottime firme, sembra sia semplicemente tollerata ma non curata come si dovrebbe.
Da questo primo numero dopo il restyling non si riesce a dare un giudizio completo, ma mi pare che la percentuale di articoli “leggeri” sia ancora aumentata, e questo non è bello.
Ultimo aggiornamento: 2003-09-15 12:23