che belle le enciclopedie

Se non comprate Repubblica, saprete semplicemente che per venti lunedì allegano al giornale ottocentotrentadue pagine ben rilegate di un’enciclopedia. Per non saperlo, dovreste essere stati rinchiusi a Guantanamo negli ultimi mesi.
Se la comprate, in questi giorni avrete letto che non solo il primo volume, tiratura 1.200.000 copie, è dovuto andare in ristampa, ma anche il secondo, con “solo” mezzo milione di copie ma al costo di 12,90 € oltre ai novanta centesimi del giornale, è pure stato esaurito. Saprete anche del problema dei tempi per avere una ristampa di qualità simile, ma lasciamo perdere questo peana alla tecnica legatoristica. Non è nemmeno così interessante pensare alle 700.000 persone che, “tanto è aggratis”, si sono prese il primo volume e adesso potranno sapere tutto, ma solo dalla A ad Apraz.
Ma prendiamo l’altro mezzo milione. Possiamo immaginare che la maggior parte di loro acquisterà anche gli altri diciotto volumi, per un esborso di circa mezzo milione di lire. Può anche darsi che molti di loro non abbiano un calcolatore, e quindi troverebbero inutile una versione CD-ROM, che indubbiamente è più semplice da consultare. Ma quanti hanno davvero bisogno di un’ottantina di centimetri di libreria da riempire? e quanti l’apriranno, questa benedetta enciclopedia?

Ultimo aggiornamento: 2003-09-13 17:11