Questo libro di racconti di Stanislaw Lem (Marcos & Marcos, ISBN 88-7168-360-9, 15 €) racconta le imprese di due “costruttori”, Trurl e Klapaucius, che si scopre essere essi stessi delle macchine (senzienti) solo dopo avere letto qualche storia. Memorabile l’incipit del primo racconto: “Un giorno Trurl il costruttore montò una macchina in grado di creare tutto quello che cominciava per N”.
C’è chi potrebbe lamentarsi dell’uniformità delle storie; io personalmente le ho trovate gustosissime, sempre a mezzo tra il filo del paradosso e una cinica analisi del nostro mondo, appena nascosto sotto il velo dei racconti. Come spesso capita, è più semplice sfruttare ambientazioni esotiche per dire cose di casa nostra.
Infine, una menzione particolare per il traduttore, Riccardo Valla. Il libro è costellato di allitterazioni, giochi di parole, particolari lessici. Trovarseli nella versione italiana significa che il traduttore non si è limitato a lavorare con i piedi, ma ha fatto davvero un’opera da certosino. Bravo!
Ultimo aggiornamento: 2003-09-08 14:53