Lunedì chi legge Repubblica si è trovato un articolo in cui Yoko Ono afferma di dovere essere considerata coautrice di Imagine. Non pensavo nemmeno di parlarne, come del resto non se ne parla nei gruppi Usenet beatlesiani: ma visto che l’ottimo vb me ne ha fatto cenno, aggiungo qua le mie due righe di commento.
John Lennon era noto per comporre le sue canzoni partendo praticamente da tutto quello che gli capitava intorno. Ci sono esempi che sono persino stati portati in tribunale (Chuck Berry, che affermò che le prime due righe di “Come Together” erano prese da “You Can’t Catch Me”). Più banalmente, testi come “Good Morning Good Morning” derivano dalla pubblicità di corn flakes che John ascoltò alla TV.
Qui siamo allo stesso livello: Yoko scrisse una poesia che inizia con la parola “Imagine” e continua su un tema completamente diverso, a John è piaciuta la parola e si è subito messo per la sua strada. Cosa c’è che non va?
Ultimo aggiornamento: 2003-09-04 10:49
Ma infatti *l’articolo* era chiarissimo: è persino una non-notizia, nel senso che Yoko si affretta a precisare che se Lennon ha “copiato” (o meglio si è ispirato) la struttura “Immagina se…”, questa è poi stata riempita coi temi che gli stavano più a cuore in quel momento, il sogno della pace e della giustizia. E, guarda caso, sono quelle parole così lineari che colpiscono tuttora l’immaginazione.
Il peggio era il titolo, o il cosiddetto “catenaccio”, che come sempre più spesso accade nella stampa italiana (e le versioni online sono pure peggio), ha travisato il senso della notizia mettendo in evidenza solo l’aspetto “sensazionale”. Che poi, a ben guardare, c’è poco o pochissimo.