Sotto i cieli di Rino (disco)

Oggi dopo pranzo io e i due colleghi superstiti abbiamo girellato un po’ per MediaWorld e mi sono deciso a comprare il disco in ricordo di Rino Gaetano.
Una precisazione: io non sono un fan della prima ora, ma una dozzina di anni fa mi ero comperato una sua raccolta, in quel magico momento in cui le case discografiche avevano iniziato a mettere giù in CD i brani dei loro vecchi archivi, e li vendevano a poco prezzo. Poi si sono accorti che quelli erano i dischi più acquistati, e subito si sono affrettate a fare i “repackaging” che sono in pratica un modo per aumentare i loro guadagni.
Ciò detto, com’è questo disco? La confezione non è il massimo, niente note di copertina, né testi delle canzoni. Avranno detto che per 10.90 € non si può pretendere troppo. La scelta dei brani, a parte i successi, è abbastanza ampia: c’era parecchia roba che non conoscevo. Per chi non conosce lo stile di Rino, i testi sono molto peculiari, con delle rime che sembrano le prime parole ad essere venute fuori: “Gianna non credeva a canzoni o UFO / Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo”. Ma a sentirle meglio, le parole sono spesso usate per ridere, ma ancora più spesso per comunicare il suo pensiero. Una gioia.
Quello che grida vendetta al cospetto di Dio, e spero verrà severamente punito, è iniziare il disco con un “Molella Remix” di Ma il cielo è sempre più blu”. Non ho nulla di principio contro i remix, l’anno scorso avevo apprezzato Gino il Pollo che rifaceva Nuntereggae più. Ma questo unza-unza che mi sono trovato è una vera e propria schifezza, e non c’entra un tubo con lo stile musicale di Rino. E così manca anche la prima parte della canzone… Ma cosa importa, poi?

Ultimo aggiornamento: 2003-08-14 15:35

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