Non è un refuso, ma un neologismo ottenuto mischiando “global” e “local”.
Non so se vi siete accorti che in queste settimane McDonald’s sta vendendo il panino McAustralia, con relative patate di cui non mi ricordo il nome. Per curiosità ho provato a prenderne uno ieri, ma non sono riuscito a capire la differenza. Posso però escludere che sia fatto con carne di canguro.
Allo stesso tempo, Burger King ha tirato fuori il panino “hawaiano”: di nuovo non capisco la differenza con quelli standard, ma non è che possa andare sempre a rovinarmi lo stomaco, no?
Il fatto è che a quanto pare la globalizzazione da sola non basta: farà tante economie di scala per la gioia delle multinazionali, ma poi la gente si scoccia. Così l’ultima spiaggia consiste nel prendere l’esteriorità delle cose locali e spiattellarle (sempre globalmente, mi raccomando!) come novità, anche se sotto sotto restano la stessa cosa. Bah.
Ultimo aggiornamento: 2003-07-30 09:37
Eric Schlosser (scritto bene? speriamo) “Fast Food Nations”. A me e’ passata la voglia di andare a mangiare nei fast food.
Ti sei perso il menu greco: una piadina con due hamburger, un’insalata con pomodoro e mozzarella e una macedonia normalissima. Finito il “mese in Grecia” l’insalata ha cambiato nome diventando caprese.
Ah, le patatine australiane sono le stesse che qualche mese fa erano messicane.