Ma Libero è un giornale?

No, prevenuti che non siete altro. Non sto commentando gli articoli in esso presenti, né il suo direttore. Devo dire che da questo punto di vista preferisco la Padania che è molto più divertente: ma non possiamo esagerare. E poi ci sono gli sgub: giovedì sera, quando sull’aereo ne ho preso una copia, mi sono trovato l’inserto sulla relazione degli ispettori dell’ingegner Castelli sulla procura di Milano prima che essa fosse resa pubblica… mica cazzi!
No, il mio è un problema di tipo leggermente diverso. Sulla testatina c’è scritto che Libero costa 1 euro. Ma è specificato che lo puoi pagare €5.90 con il libro; €7.00 con il giubbotto catarifrangente da auto; €3.00 con il raccoglitore schede; €5.00 con la “VHS Berlusconi”. Inoltre c’era l’annuncio che da sabato, con solo un euro e mezzo in più, avremmo potuto avere l’etilometro tascabile per sapere se abbiamo bevuto troppo.
Ora, niente da eccepire sulla sinergia con la campagna di sicurezza stradale, e nemmeno sul video del Cavaliere, anche se a dire il vero non è che rischiamo di non vederLo in altro modo. Ma qui più che un quotidiano mi sembra di avere un minimarket…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-21 11:18

Un pensiero su “Ma Libero è un giornale?

  1. Paolo

    Effettivamente Libero mi ha un pò deluso ma soprattutto per l’impostazione tipografica veramente scadente.
    Poi mi piacerebbe che il Direttore quando va in TV dicesse veramente ciò che pensa e non gtrattenersi per chissà quale paura.

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