Sondaggi elettorali

L’arte del sondaggio elettorale è sempre stata molto legata al committente: chi non si ricorda le bandierine di Emilio Fede? Né c’è poi da stupirsi più di tanto, visto che un loro effetto collaterale sta nella pubblicità, per convincere la gente che ogni resistenza è futile. Se proprio ci sono delle brutte notizie, queste vengono fornite in segreto…
Operazioni come quella di Repubblica di oggi sono però francamente esagerate. Si titola a tante colonne “Tra i Poli è l’ora del sorpasso: Ulivo e Prc superano la Cdl”, e poi scopri che il sondaggio è stato fatto su 700 persone – che sono già pochine – e di queste la metà non risponde o dice che è indecisa.
C’è un gustoso racconto di Asimov (Franchise, in italiano Oggi si vota), dove ogni quattro anni il gigantesco cervello elettronico decide qual è l’elettore per gli Stati Uniti (no, non solo per il presidente: tutte le elezioni locali sono gestite da Multivac interpretando le risposte a un migliaio di domande fatte al poveretto). Arriveremo anche noi a questo?

Ultimo aggiornamento: 2003-06-24 10:23

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