La settimana scorsa la presidente della RAI, mentre era a Torino alla Fiera del libro, ha accennato alla possibilità che Torino potesse avere un “tg culturale”. I miei affezionati lettori che comprano La Stampa avranno sicuramente letto di quanto questa sia Una Cosa Buona, con i più vari peana. Chi però leggesse le pagine milanesi del Corsera, avrebbe avuto una visione completamente diversa, con le grida contro lo scippo di un’idea nata a Milano (probabilmente vero) e che non tiene per nulla conto del fatto che a Milano la Rai è nata – e qui si potrebbe forse parlare di revisionismo.
Delle beghe mi importa poco parlare. Ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse un paio di cosette: di cosa dovrebbe parlare un TG culturale e perché è una cosa talmente importante da farsi una guerra fraticida.
Ultimo aggiornamento: 2003-05-25 17:45