Cui prodest?

Ieri nelle pagine milanesi di Repubblica Amedeo Clavarino è partito con una filippica contro questi inquinatori di automobilisti, citando “statistiche” (ad esempio, che un motorino a due tempi butta fuori quaranta volte più benzene che una moto catalitica a quattro tempi) e terminando con un’ideona: dare quattro anni di tempo “in modo che tutti abbiano il tempo di prepararsi”, e poi togliere tutte le auto non Euro4, salvando al limite le Euro3.
Come sapete, non sono un grande amico delle automobili, e quanto alle moto penso di avere toccato l’ultima volta un motorino vent’anni fa. Ma qualcosa non mi torna. Anche prendendo per buone le statistiche, resta infatti un simpatico punto che il Clavarino sottace. Nessuno dei dati citati è relativo alle polveri sottili, il PM10 che ha scalzato gli altri fattori inquinanti nella hit parade dei blocchi. D’altra parte, ho appena controllato i dati di ieri a Milano: in effetti gli altri inquinanti sono tutti nei valori normali.
Insomma, i casi sono due. O qualcuno mi spiega con dovizia di particolari che anche le emissioni di PM10 sono tagliate con le nuove autovetture e che comunque è sempre maggiormente colpa delle auto per queste micropolveri, o resto con il sospetto che il Clavarino sia in realtà ingaggiato da qualche casa automobilistica che vuole farsi un po’ di fatturato nei prossimi anni.

Ultimo aggiornamento: 2003-02-05 10:11