a parte le polemiche sull’immagine dell’ala rabberciata, che non poteva essere l’ala, le voci che si leggono tendono ad affermare che la NASA sapesse che quella navetta era irrimediabilmente danneggiata e che gli astronauti erano pertanto destinati a morte certa. Da Houston però hanno deciso di non comunicarglielo, per lasciarli tranquilli.
Io penso che qualcosa di vero in tutto questo ci sia, anche se non fino a quel punto, e questo per due ragioni. Innanzitutto, è difficile tenere nascosta una notizia del genere durante le comunicazioni con l’equipaggio, come sa bene chi ha avuto un parente con una malattia terminale. Qualcosa sfugge sempre.
La seconda ragione è che mi pare molto strano che a nessuno sia venuto in mente di controllare il pilota automatico. Se è plausibile che lo scoppio della navetta sia dovuto a un ingresso nell’atmosfera con un angolo sbagliato, e quest’angolo è stato deciso dalla strumentazione, doveva essere chiaro che in queste condizioni i dati potevano non essere coerenti. Un pilota umano poteva tentare di fare una caduta/atterraggio a mano, e magari ce la potevano fare. Chissà.
Ultimo aggiornamento: 2003-02-04 16:29