Archivi annuali: 2002

autismo competitivo

Ieri sera c’erano le Cenerentoliadi.
Questa volta il Tapiro non l’ho vinto io, né ho vinto la gara, arrivando terzo.
Però Anna mi ha fatto notare che mentre stavo cercando di risolvere un alfametico (le operazioni “a lettera uguale corrisponde numero uguale”, un po’ come il Calcolo Enigmatico della Settimana Enigmistica) ero completamente fuori dal mondo, senza più recepire alcuno stimolo esterno. Niente male, vero?

Ultimo aggiornamento: 2002-10-25 16:59

SMAU 2002

Ieri pomeriggio sono uscito un paio d’ore prima dall’ufficio, complice anche un bel sole, e ho pedalato verso la Fiera, per vedere un paio di cose allo SMAU.
Impressioni: la crisi c’è, eccome. Lo si vede dagli spazi molto più ampi tra i vari stand, che uniti al minore afflusso di gente (ma il giovedì pomeriggio non è certo il top) permetteva di girare tranquillamente e riuscire a parlare.
Ma il peggio è a livello organizzativo. Vado a ritirare la cartella stampa – striminzita, sono finiti i tempi in cui ti regalavano due bottiglie di bianco “Smau”! – e mi chiedono se voglio il catalogo. Io rispondo “sì, grazie. Mi dà il CD-ROM?” e la gentile signorina fa “no, c’è solo cartaceo”. Non so se vi rendete conto… tralasciando il particolare che costa meno fare un CD-ROM che stampare un catalogo. Chiedo allora almeno il catalogo espositori, e mi fanno “putroppo arriverà solo domani, se vuole cercare qualcosa vada alle postazioni internet”. Allegria.
Sullo SMAU in sé non ho molto da dire: dovevo vedere tre cose, sono rimasto un po’ a chiacchierare con Sleepers e Mario Benvenuti, e tutto il resto è rimasto sullo sfondo. Ma poi, chi è che va allo SMAU per vederlo?

Ultimo aggiornamento: 2002-10-25 13:37

UMTS

H3G ha deciso di partire “alla grande” con i telefonini della terza generazione. Almeno così titolano i giornali.
Poi si va a leggere gli articoli, e si scopre che la realtà è ben diversa. Per il momento c’è solo un minimo numero di utenti “amici”, che proprio perché amici non pagano. Poi ci sarà un canone di 85 euro al mese per fare tutto… no, oltre una certa soglia si paga. Ma non si sa qual è la soglia. Il telefonino lo affitti a un’altra bella centomila al mese: e non pensare di comprartelo, perché non solo non lo trovi, e se lo trovi lo paghi almeno 800 euro; ma chi ti garantisce che non appena altri costruttori entreranno nel mercato, tutti i terminali saranno interoperabili? Io sono troppo abituato a queste cose per non pensare male.
D’altra parte, come non capirli? Tim e Vodafone non hanno problemi, e possono permettersi di aspettare ancora un po’ visti i soldi che si fanno con il GSM. Wind ha sempre Enel dietro. Ma i poveri cinesini di H3G o partono o restano fregati. Pensate un po’ anche a loro, e fate una buona azione :-)

Ultimo aggiornamento: 2002-10-24 13:46

attacco ai root server

Questa volta è arrivato anche nelle pagine dei giornali, con varie sfumature di correttezza nelle spiegazioni. Tra l’altro, sono rimasto favorevolmente stupito dal resoconto della Stampa, molto migliore della solita media.
Ad ogni modo, cosa è successo? C’è stato un attacco contro i root server, quelli che sono alla base della traduzione degli indirizzi DNS (come www.xmau.com) nei numeri che usano internamente i calcolatori (quattro byte).
In realtà, un ora sola di blocco non è così tragica, perché i calcolatori si mantengono in pancia (pardon, cache) le associazioni, e soprattutto perché si spera che i root server facciano solo il primo livello: insomma, se io devo trovare www.xmau.com, non vado a chiedere chi conosce .com, ma vado dal “signor .com” a chiedergli di xmau.com !
Ad ogni modo, io continuo a ritenere un miracolo che il DNS funzioni, visto che sta facendo cose ben diverse da quelle per cui era stato creato…

Ultimo aggiornamento: 2002-10-24 13:26

i blog su Doonesbury

Trudeau è sempre (anche se a volte un po’ in ritardo) attento a cosa succede nel mondo. Ecco a http://www.doonesbury.com/strip/dailydose/index.cfm?uc_full_date=20021021 il suo punto di vista sui blog.

Ultimo aggiornamento: 2002-10-22 12:54

ATM

Che non è l’Azienda Tramvie Milanesi: le mie origini piemontesi non mi permettono di usare quell’acronimo.
Non è nemmeno l’Azienda Tramvie Municipali di Torino, per l’ottima ragione che il nome è cambiato, pur mantenendo l’acronimo. Oggi si parla di Azienda Torinese Mobilità.
Sabato mattina rientro a Torino in treno (aveva cinque minuti di anticipo, quindi è rimasto fermo dieci minuti davanti a Corso Venezia. Trenitalia non si smentisce quasi mai) e compro i biglietti del tram. Avevo ancora un vecchio biglietto di un tesserino, e l’edicolante mi avvisa che lo può cambiare solo se compro un altro tesserino, che poi è la cosa che avevo intenzione di fare. Mi ero dimenticato però che oltre all’aumento, c’è stata anche una modifica. Adesso il tesserino non è più da dieci, bensì da quindici biglietti, per un totale di 12.50 €. Questo significa, a parte un maggiore esborso, uno sconto che è minore di quello corrispondente per il carnet a Milano: il 7.3% invece che l’8%. Ma anche questo non sarebbe poi la fine del mondo. Quello che mi chiedo è: ma non potevano fare un tesserino da 12 biglietti a 10 euro belli tondi? Lo sconto era esattamente lo stesso, ma era molto più facile comprarlo! Do però atto che la grafica del biglietto, concepita da Ugo Nespolo nel quadro di un progetto generale per l’azienda, è molto bella. Io almeno l’apprezzo…
Una volta fornito di regolare documento di viaggio, salgo su un 56, bus della nuova generazione con aria condizionata e altro, e guardo con aria distratta gli avvisi, scritti regolarmente in italiano e inglese perché ci stiamo già portando avanti con le Olimpiadi. Immaginatevi la mia sorpresa quando vedo il pittogramma con il telefonino barrato, e il testo “l’uso di apparecchi cellulari può danneggiare gli apparati di bordo”. Ragazzi, non mi ero accorto di avere preso un aereo! Finalmente il Comune ha trovato il modo per evitare gli ingorghi per i cantieri di Passante e Metropolitana: poteva anche avvisare pubblicamente, però. No?
Per onore di cronaca, in inglese non hanno voluto lanciarsi in spiegazioni astruse e si sono limitati a un “please, do not use mobile phones”…

Ultimo aggiornamento: 2002-10-21 13:39

ma il cielo è sempre più blu

Rino Gaetano è sempre nel mio cuore, ma il titolo non intendeva ricordare la sua canzone, bensì il miracolo odierno.
Ieri sera ho dovuto pedalare contro un ventaccio (il Primo Principio del Ciclista afferma che “il vento è sempre contro”, come ho già scritto).
Così quando la lavatrice verso le 23:30 ha terminato il ciclo, ho pensato “beh, posso stendere fuori così il vento me l’asciuga nella notte!” Esco, e mi accorgo che inizia a piovere.
Stamattina ho dovuto prendere l’auto e ingorgarmi, mentre l’umidità era tale da costringermi a usare il tergicristallo.
A pranzo esco per incamminarmi verso la palestra, e… il cielo era blu. Non semplicemente azzurro, ma proprio di un blu carico, assolutamente incongruo per Milano. E io sono chiuso in ufficio.

Ultimo aggiornamento: 2002-10-18 17:14

Niente diaconesse

Oggi lezione di teologia.
Un blog normale si metterebbe a discettare sul Vaticano che respinge il piano “tolleranza zero” nei sospetti casi di pedofilia che i vescovi statunitensi avevano preparato. Ma qui ci eleviamo un po’ più in alto…
Dopo cinque anni di studio, una commissione ha concluso che le donne non possono diventare diacono nella Chiesa cattolica. Si sono dovuti però arrampicare sugli specchi, per riuscire a dire «le diaconesse di cui si fa menzione nella tradizione della Chiesa antica non sono semplicemente assimilabili ai diaconi»… (C’è una menzione di una diaconessa in una lettera di Paolo, quindi non è così facile negare l’evidenza) Ma naturalmente la vera ragione è che non sono stupidi, e sanno benissimo che a quel punto non ci sarebbe più nessun motivo per non avere donne prete e vescovi: il sacramento dell’Ordine è unico, anche se in forme diverse.
Che poi il cardinal Tonini abbia detto «Se Gesù avesse voluto le donne prete, la prima avrebbe dovuto essere a buon diritto la Madonna», naturalmente non significa assolutamente nulla. Vabbé, si aspetterà ancora qualche secolo prima che qualcuno noti che non c’è scritto da nessuna parte nei Vangeli che una donna non può essere ordinata. O forse ci sarà prima la fine del mondo…

Ultimo aggiornamento: 2002-10-18 17:03