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[Indice]
-= S =-
- salvare v.tr.
- - Scrivere su
file la copia di lavoro del testo o del disegno che si sta preparando, per
evitare che in caso di mancanza di corrente si perda tutto il lavoro della
giornata. Sui calcolatori da scrivania il problema non si pone troppo: in
genere i programmi hanno un'opzione apposita
per salvare automaticamente ogni tot minuti il lavoro, e basta aggiungerla;
quando però si sta usando un portatile, si cerca sempre di evitare i
costosi accessi al disco per non prosciugare le batterie, e quindi si
viaggia spesso sul filo del rasoio. Etim.: dall'inglese save, il tipico
nome del comando in questione.
- sanguisuga sf.
- - Sin.
di puppatore.
- sbacare vt. [Milano]
- -
Eliminare i bachi da un programma: sin. debuggare.
- scandire vt.
- - Ricavare
un'immagine digitale di un testo o una figura per mezzo di uno scanner.
Può essere la prima fase per poi giffare
questa figura, o si può passare il testo attraverso un riconoscitore di
caratteri, o più banalmente spedirlo con un modem-fax (anche se è buffo
avere uno scanner ma non un fax standard). Il termine, in realtà, ha
moltissime varianti: quella che sembra essere riuscita a proporsi come
ufficiale sul Devoto-Oli è scannerizzare - ma il sottoscritto è
uno dei firmatari del Trattato per la non proliferazione dei verbi
in -izzare, e si rifiuta di accettare la parola. Altre varianti
che si possono sentire sono scannerare (brutta, vero?),
scansionare (che a me non dispiace, nonostante tutto), e
addirittura scandagliare, che sembra un poco esagerato. Ma vedi
anche scannare.
- scannare vt.
- - Lo
stesso che scandire. Il termine è molto
truculento, è vero, ma ha un suo certo fascino orrorifico. Non è forse vero
che l'immagine viene fatta a fettine per essere memorizzata?
- scaricare vt.
- - Sin. di downloadare; prelevare un programma da una
BBS.
- scheda sf.
- - Un componente
hardware formato da un rettangolo di bachelite riempito di circuiti
integrati che si aggiunge alla configurazione di un cacolatore e che
comunica con esso per mezzo di un connettore attraverso il quale passano
i dati. L'equivalente inglese è card (e non board, che si applica
alla scheda principale di un sistema).
- schermata sf.
- -
L'immagine che appare a video. Generalmente usato per indicare un
disegno in grafica ASCII o qualcosa
di caratteristico di un programma.
- scompattare vt.
- -
L'opposto di compattare (l'avreste mai
immaginato?): ricavare un insieme di programmi da un file compresso.
- script sm. inv.
- - 1. Un
qualunque insieme di istruzioni esplicite che un programma deve parserare per ottenere le istruzioni da usare.
Dim.: scriptino. V. shell script. - 2.
linguaggio di script: un linguaggio (di solito semplice) creato ad
hoc per un qualche programma.
- scrollare vt.
- - Far
scorrere il testo sullo schermo, cambiare di
videata in sequenza. Etim:. Calco dall'inglese `to scroll'
(srotolare); non risulta che la traduzione corretta sia mai stata usata.
Quando viene usato in presenza dei profani alcuni degli addetti ai
lavori scuotono il terminale per provocare il panico ...
- sedersi vr.
- - Di un
calcolatore, diminuire improvvisamente di prestazioni, fino a valori
orrendamente bassi. Può essere dovuto a improvvise richieste da
parte di un programma, oppure a problemi legati all'hardware come il
rovinarsi del quarzo.
- segui-su sm.
- -
Neologismo proposto da Marco
Guagnelli pre rendere in italiano "follow-up", l'operazione che si fa
quando si vuole che una discussione sulle news
prosegua su un altro gruppo. Ma vi rendete conto che il termine italiano
sarebbe più corto di quello inglese? e non volete usarlo?
- servente sm.
- - Un server,
cioè un calcolatore che soddisfa le richieste di un altro calcolatore detto
cliente. Uso: ricercato. Etim.: dalla coppia inglese client/server,
per similarità col termine "cliente".
- sessione sf.
- - Il
collegamento (interattivo) con un sistema remoto. È possibile
avere una sessione all'interno di un'altra sessione, se ad esempio si fa
un telnet su un altro sito. "Se apri una sessione ftp su sunsite, puoi
controllare se è arrivata l'ultima versione del kernel linux?"
Importante: non si può avere una "sessione HTML", ad esempio, proprio
perché ogni richiesta è immediatamente soddisfatta, e quindi la
"sessione" sarebbe terminata ogni volta che arriva una pagina. Etim.:
dall'inglese session.
- settare vt.
- - 1. Dare un
valore a una variabile. "Per usare trn, devi settare la
variabile d'ambiente NNTPSERVER col nome
del tuo server news. - 2. Detto di record o di file di configurazione,
rispettivamente riempirne i campi, oppure scrivere i vari parametri di
configurazione. "Se setti correttamente il tuo ~/.rhosts, non hai
bisogno di scrivere la tua password quando ti colleghi in remoto". - 3.
Posizionare la parte analogica di un'apparecchiatura in maniera adatta.
Etim.: dall'inglese to set.
- shareware agg. inv.
- -
Un programma che non è venduto direttamente, ma è fatto
circolare in una versione più o meno completa sulle BBS - to share significa condividere, in inglese.
All'utente che dopo un periodo di prova ritiene di continuare a
utilizzare il programma è richiesto di spedire una certa somma
(dai 15 ai 60 dollari, in genere) all'autore del programma stesso. Il
fatto che un programma shareware costi molto meno di uno comperato in un
negozio non è necessariamente indice di minore qualità;
ricordatevi che le spese di ricarico del negoziante e quelle di
pubblicità non esistono e che in genere la struttura di vendita
è virtualmente nulla. Ovviamente anche lo shareware risente dei
costi delle copie pirata (o meglio, di cui ci si dimentica di inviare la
somma richiesta)... Vedi anche cardware,
freeware, PD.
- shell /scell/ sf.
- -
Il programma interprete dei comandi e dal quale si lanciano tutti gli altri programmi; l'interfaccia tra utente e sistema,
sempre testuale e mai grafica. Macintosh e uindous non hanno shell; il dosso viene fornito con COMMAND.COM (anche se molti
installano subito 4DOS); su Unix si trovano sh, bash, tcsh, csh, ksh, zsh e
probabilmente tutte le combinazioni di tre lettere che terminano in sh.
Etim.: dall'inglese shell: vedi anche shellare.
- shell script sm.
- -
Un programma scritto non in un linguaggio di programmazione, ma nel
linguaggio proprio di una shell, non
necessariamente quella usata quando si interagisce direttamente con il
tesminale. Utile per programmi da costruire velocemente, utilizzando come
base altri programmi già presente. Nota: in Dos non si parla di shell
script, quanto piuttosto di batch. Uno dei tanti
misteri del gergo telematico.
- shellare /scellare/ vi.
-
- 1. Abbandonare momentaneamente il programma che si sta eseguendo, per
compiere delle altre operazioni (richiamando perciò una nuova shell). Ad esempio, se si è collegati con un BBS
si può shellare per vedere se il file che si è appena puppato) è arrivato correttamente. - 2. Più in
generale, mettersi temporaneamente a fare qualcos'altro, con la ferma
intenzione di ritornare in fretta alla precedente occupazione. "Shello
un attimo per andare a comprare un po' di bevande". Etim.: dall'inglese
to shell, sbucciare. Si noti che gli americani usano anche il verbo "to
shell out" col significato di "sborsare", ma quest'uso è sconosciuto da
noi.
- shiftare /sciftare/ vi.
-
- Spostarsi in maniera congruente: scorrere, fare posto. Una patterna di bit si shifta a sinistra di una
posizione ad esempio se da 00111010 si passa a 01110100: il verbo si può
anche estendere alle persone. "Per favore, shiftatevi a sinistra ad
occupare quel posto libero, che io non riesco a raggiungerlo!". Etim.:
dall'inglese to shift, spostare.
- simpatico agg.
- -
Qualcosa che vale la pena di notare, non perché sia necessariamente
simpatico nel senso usuale del termine: un simpatico programma può
tranquillamente inchiodarti la tua
macchina.
- sito sm.
- - Un calcolatore in
rete, tipicamente con la possibilità di poterci fare ftp. "tsx è il sito principale per i programmi linux,
hobbes per quelli osso,
cica per i uindous, e
simtel per i dossi". Etim.: dall'inglese site,
locazione.
- skillato agg.
- - Non avrei
mai pensato di dovere aggiungere anche questo termine nel
Gergo: riconosco che i termini da me inseriti sono spesso
dei colpi bassi inferti alla lingua italiana, ma non pensavo di potere
cadere così in basso. Purtroppo, però, ho sentito persone che parevano
degli esseri quasi normali dire "Bisogna essere skillati nell'ambiente
target" senza nemmeno arrossire al pensiero di quello che stavano
pronunciando, e quindi rimane doveroso avvisare le giovani generazioni
di quello che potrebbero aspettarsi. In pratica, skillato, anche se
deriva dall'inglese skill, non ha il significato di "abile", quanto
piuttosto quello di "esperto, in grado di ottenere buoni risultati".
- smanettare vi.
- - Il
termine che io ritengo il vero equivalente italiano del verbo inglese
"to hack". A dire il vero stavo meditando se
"maroccare" o "taroccare" potessero essere
utilizzati, ma un rapido sondaggio mi ha fatto propendere per questa
voce. Sì, i soliti scontenti bofonchieranno, usi quattro sillabe
per una parola di quattro lettere... Non è colpa mia se
l'italiano è più logorroico, no?
- smanettone sm.
- -
L'hacker, nel vero senso della parola (non cioè coloro
il cui unico scopo è quello di penetrare nei sistemi altrui, e
che purtroppo amano farsi chiamare hacker anche loro). In realtà
nemmeno l'estensore di queste note usa sempre questo termine, e spesso
adopera hacker. Sarebbe però bello se esso entrasse più
nell'uso, visto che rende davvero l'idea di qualcuno che si mette a fare
qualcosa per puro diletto e con passione, la vera molla alla base degli
hacker.
- sofficiume sm. [Milano]
- -
Il software, naturalmente. Non rabbrividite alla parola: aspetto sempre che
qualcuno esca fuori con "logicale", scimmiottando i francesi...
- sorci sm. pl. [Milano]
- -
I sorgenti. Notare la forma soltanto plurale
(mentre `sorgente' può essere usato anche al singolare come nome
collettivo). Non confondetelo con topo!
- sorgente sm. [al pl. anche
femminile]
- - Un programma in forma compilabile (il che non
significa necessariamente leggibile: esistono dei programmi appositi che
rendono un sorgente incomprensibile, in modo che possa essere
distribuito a persone che abbiano bisogno di compilarlo su
un'architettura particolare senza che esse possano capirne la
struttura). Opp. binario. Etim.:
dall'inglese source.
- sortare vt.
- - Mettere in
un ordine specifico; ordinare. "La
nodelist deve essere sortata per numero di nodo, o non è
necessario?". Etim.: dall'inglese to sort.
- sotto prep.
- - 1. All'interno
della directory indicata: vedendo graficamente l'albero del filesystem, si
capisce perché un file stia "sotto". "I file di sistema di Linux si trovano
sotto /etc e /sbin". - 2. Relativo a un sistema operativo. "Sotto DOS si
hanno solo 640K di memoria convenzionale, ma sotto Windows non ci se ne
accorge".
- spannometria sf.
- -
La regina delle scienze approssimate. Da spanna e -metria. Può
sembrare strano che in un ambiente preciso fino alle più piccole
minuzie resti ancora posto per la s., ma la cosa acquista senso quando si
pensa che spesso ad esempio non è affatto necessario calcolare al
byte lo spazio di memoria occupato da un programma: basta pertanto una
misura spannometrica tanto per essere sicuri che ci stia in un dischetto.
- spara-spara sm.
- - Un
videogioco in cui l'unica
attività richiesta al giocatore è di sparare a tutto
ciò che si muove: l'equivalente della locuzione inglese
"shoot'em up". Il termine è di per sé neutro:
dal contesto si può capire se è usato in maniera
apprezzativa o dispregiativa. Es.: "Project X è uno s.-s.
bellissimo: provalo!" "Un altro s.-s.? Non ne posso
più!". Vedi anche
raddoppiamento.
- spellare vt.
- - Un altro dei
verbi che danno l'impressione che i telematici abbiano delle tendenze
sadiche, che tendono poi ad emergere nel lessico da loro utilizzato
(vedi anche scannare). In realtà il
termine significa semplicemente "fare lo spelling", oppure, nel caso si
preferisca l'italiano DOC, "compitare". Es.: "Potresti mica spellarmi
Kernighan?"
- splittare vt.
- -
Dividere in due o più parti, per ragioni di eccessiva grandezza
di un file o di un insieme in genere. Etim.: dall'inglese to split,
dividere.
- sproteggere vt.
- -
Eliminare le protezioni software associate a un programma, in modo da
renderne libera la copia o il suo uso. Lo sproteggere comporta sempre un
certo lavoro (almeno da parte della prima persona che lo fa!), a
differenza della copia brutale con programmi appositi (gli utenti Apple
ricorderanno sicuramente Locksmith). V.
craccare.
- stile di scrittura
- -
Consiglio a chiunque si avvicini per la prima volta al messaggio scritto
a un terminale di ricordarsi che la povertà dei caratteri a
disposizione spesso non permette di capire se l'interlocutore stava
semplicemente scherzando o diceva sul serio. Usare una faccina è utile, ma alle volte chi
scrive pensa che sia evidente l'intento scherzoso anche senza di essa, e
chi legge no. Sono nate innumerevoli discussioni a questo proposito...
cercate di ricordarvene quando scrivete.
- stoppare vt.
- - 1.
Terminare un processo in maniera brutale. - 2. Sospendere
temporaneamente un processo, lasciando però la possibilità
di riprenderlo in seguito.
- stringa di connessione s.
- -
Quello che appare al terminale quando il modem è riuscito a
connettersi al sistema remoto e specifica il tipo di connessione
avvenuta. Il formato tipico è dato dalla parola CONNECT, dalla
velocità di connessione in bps (anche
se esistono modem che scrivono CONNECT 9600 pur avendo un collegamento a
2400 bps più V.42bis), e dai vari protocolli usati, come ARQ, MNP, V.42bis e
simili. Esistono anche le stringhe di mancata connessione, le più
comuni delle quali sono NO CARRIER, NO DIALTONE, NO ANSWER e BUSY.
- stderr sm. /st-derr/
- - In
Unix, lo pseudofile (per default, il
terminale) su cui un programma invia eventuali messaggi di errore. Cfr. stdout;
vedi anche ridirigere. Etim.:
contrazione di "standard error", errore standard.
- stdin sm. /st-din/
- - In
Unix, lo pseudofile (per default, il
terminale) da cui un programma riceve i dati in ingresso. Cfr. ridirigere. Etim.: contrazione di "standard
input", ingresso standard.
- stdout sm. /st-daut/
- - In
Unix, lo pseudofile (per default, il
terminale) su cui un programma invia i dati in uscita. Cfr. ridirigere. Etim.: contrazione di "standard
ouput", uscita standard.
- Sturmtruppen sm.
- -
Nomignolo dato a The C++ Reference Manual di Bjarne
Stroustrup, bibbia del C++.
- su avv.
- - Il contrario di giù: funzionante. Principalmente usato
nella locuzione "essere tornato su", essere di nuovo in
funzione.
- succhiatore vt.
- -
Chi si collega ad una BBS solamente per prelevare immagini porno. Vedi
anche ciucciatore.
- sufficientemente
piccolo loc.
- - Espressione usata ironicamente per
indicare il contrario di quanto affermato. Se ad esempio la prima
versione di un programma parte con una bella schermata, si può
esclamare "Funziona!" Quando poi si vede che non appena si
muove il mouse il programma si pianta, si può aggiungere:
"Beh, per valori di `funziona' sufficientemente piccoli...".
Etim.: dalla matematica.
- supportare vt.
- - Di
programma o hardware, potere essere utilizzato con; potere comprendere il
formato di; riuscire a sostenere. Esempi: "xfig supporta sia i font LaTeX
che quelli PostScript"; "uord supporta
l'inserimento di file Excel"; "Questa bbs supporta
fino a quattro utenti contemporaneamente". Spesso lo si sente pronunciare
sopportare, probabilmente una falsa etimologia dovuta
al fatto che le prestazioni ottenibili hanno tanto l'aria di dire "Sì,
te lo faccio, ma proprio perché sei tu..." Etim.: dall'inglese to
support, sostenere.
- surfare vi.
- - Sinonimo di navigare, usato però generalmente col
significato di un'azione più leggera: insomma, se hai bisogno di cercare
informazioni navighi, altrimenti surfi semplicemente. (Il verbo è
intransitivo, anche se è facile trovare un complemento d'oggetto interno,
come in "surfare la rete"). Etim.: calco dall'inglese surf.
- svicciare vt.
- -
Commutare. Esistono anche le varianti suicciare (con la s dolce),
e, a Roma, sguicciare. Etim.: dall'inglese switch, commutatore.
- swappare /zuapp'are/ vt., vi.
- -
1. Scambiare il valore di due variabili; est., (far) scambiare di posto due
cose o persone. "Potreste mica swapparvi? Dovrei parlare col tuo vicino di
posto". - 2. L'operazione fatta dal sistema operativo quando copia parte
della RAM su una parte apposita del disco (la swap area,
appunto) per fare spazio ad altri programmi. [PR]
Nota: a differenza di svicciare, la
w non è stata assimilata. Etim.: dall'inglese to swap.
- SysCon sm. [Fido]
- - La
mitica riunione nazionale di tutti i sysop
Fidonet. Il termine mitico non sta certo ad indicare l'altissimo grado
di importanza che viene dato a queste riunioni, quanto piuttosto il
fatto che non era mai molto semplice scoprire quando, dove e soprattutto
se un SysCon venisse tenuto. I costi oggettivamente non trascurabili per
organizzare una riunione del genere, e soprattutto il tempo portato via
ai poveri volontari, fa sì che spesso un SysCon è morto
prima ancora di nascere. [*]
- sysop /s'isop/, /s'aisop/
sm. inv. [Fido]
- - Chi gestisce un BBS.
Di solito un appassionato che sa perfettamente di perdere soldi e
guadagnarci dei mal di pancia, ma che dice che tanto un qualunque hobby
è una perdita di soldi; più raramente, qualcuno che pensa
che potrebbe farci su dei soldi e prima o poi si accorge che in
realtà ci sta perdendo. Vedi anche
sysoppo.
- sysoppo sm. [Fido]
- - Sin.
di sysop. Esiste anche la forma femminile
sysoppa, che per ovvie ragioni non è molto comune.
(L'unica sysoppa che io conosco che non abbia sviluppato tale malattia a
causa di fidanzati/mariti impallinati di calcolatori è la
bolognese Paola Cerioli. Ciao, Paola!) Ha una connotazione più
familiare di sysop, e viene usato in genere solo quando ci si conosce di
persona.
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Compilazione © 1993-1998 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v.
4.0.0 e precedenti, a cura di Eric S. Raymond.
Questo testo può essere riprodotto in tutto o in
parte, purché non a fini di lucro, e citandone la fonte.